di  Alessandro De Natale

Sin dal suo insediamento il Sac. Prof. Fausto Grimaldi ha mostrato una cura particolare ed amorevole verso la Comunità Parrocchiale della Chiesa S. Euplio di Catania attraverso iniziative diverse ed efficaci. Tra queste ci preme sottolineare una serie articolata di conferenze nell’ambito dell’Anno Pastorale 2019/2020 sapientemente programmato:

  1. Leggere per…comprendere la Persona, duplice percorso sia morale-spirituale, per riscoprire il senso della vita, che filosofico-spirituale, per riscoprire la persona.
  2. Leggere per…comprendere la Dottrina, percorso sacramentale per riscoprire l’azione di Dio nella nostra vita.
  3. Leggere per…comprendere la Parola, Lectio Divina della Parola di Dio delle domeniche di Avvento e di Quaresima, perché come ci spiega Padre Fausto “La lettura dei Testi Sacri aiuta a comprendere meglio il significato delle celebrazioni liturgiche nei tempi forti; ci apre alle ricchezze spirituali che costituiscono il patrimonio della Chiesa e ci offrono il fondamento della vita spirituale e il nutrimento della pietà”.

Si è appena concluso il ciclo di conferenze del percorso morale-spirituale che quest’anno ha toccato temi di drammatica attualità.

Nella I conferenza “Aborto e ruolo della maternità” Padre Fausto ha magistralmente ripercorso l’insegnamento della dottrina cattolica che considera l’aborto alla stregua di un omicidio poiché considera il feto come un essere vivente sin dal suo concepimento. Il Magistero della Chiesa ha costantemente ribadito tale assunto: nella Gaudium et Spes (1965) ad es. si afferma “la vita, una volta concepita, deve essere protetta con la massima cura e l’aborto come l’infanticidio sono abominevoli delitti” e il Catechismo della Chiesa Cattolica (1992) al n. 2270: La vita umana deve essere rispettata e protetta in modo assoluto fin dal momento del concepimento. Dal primo istante della sua esistenza, l’essere umano deve vedersi riconosciuti i diritti della persona, tra i quali il diritto inviolabile di ogni essere innocente alla vita. “Prima di formarti nel grembo materno, ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce, ti avevo consacrato» (Ger 1,5); «Non ti erano nascoste le mie ossa quando venivo formato nel segreto, intessuto nelle profondità della terra” (Sal 139,15).

L’esortazione apostolica postsinodale Amoris Laetitia del Santo Padre Francesco dà grande risalto alla maternità (e alla paternità) riservando alle madri espressioni di altissima stima: “Le madri sono l’antidoto più forte al dilagare dell’individualismo egoistico. […] Sono esse a testimoniare la bellezza della vita. Senza dubbio, una società senza madri sarebbe una società disumana, perché le madri sanno testimoniare sempre, anche nei momenti peggiori, la tenerezza, la dedizione, la forza morale. Le madri trasmettono spesso anche il senso più profondo della pratica religiosa” […] (174).

Nella II conferenza “Pedofilia e ruolo della genitorialità” Padre Fausto ha introdotto lo scottante tema della pedofilia cedendo poi la parola – allo scrivente – Dott. Alessandro De Natale, psichiatra del Dipartimento di Salute Mentale dell’A.S.P. di Catania, che dopo aver definito il termine pedofilia come un disturbo per cui un adulto maturo sessualmente prova attrazione sessuale e interesse erotico per dei soggetti in età infantile o pre-puberale, si è passati all’illustrare le caratteristiche, le dimensioni del fenomeno (basti ricordare che in Europa quasi 18 milioni di bambini sono vittime di abuso sessuale), la classificazione con i relativi criteri diagnostici e le possibilità di trattamento. Ha, infine, concluso illustrando la Call to action di Telefono Azzurro per contrastare il fenomeno e ribadendo la necessità di affrontare il problema dell’abuso sessuale dei minori a partire da una prospettiva multidisciplinare che permetta l’implementazione di interventi multilivello.

Nella III conferenza “Eutanasia, fine vita e ruolo della sofferenza” Padre Fausto ci ha ricordato che la Chiesa Cattolica scorge nell’eutanasia la tentazione di impadronirsi della morte, procurandola in anticipo, rappresentando in tal modo uno dei sintomi della “cultura della morte” tipica di una società caratterizzata da una mentalità organizzata sulla base di criteri di efficienza produttiva secondo i quali una vita irrimediabilmente inabile non avrebbe più valore. La Chiesa insegna che l’eutanasia “è una grave violazione della Legge di Dio, in quanto uccisione deliberata moralmente inaccettabile di una persona umana. Tale dottrina è fondata sulla legge naturale e sulla Parola di Dio scritta, è trasmessa dalla Tradizione della Chiesa ed insegnata dal Magistero ordinario e universale” (Evangelium Vitae, 65).

Ha poi preso la parola il Dott. Mario Maina dell’U.O.D. Hospice Oncologico – Cure Palliative dell’A.O. Garibaldi di Catania, che ha illustrato con dovizia di particolari il significato dei termini eutanasia attiva e passiva, suicidio assistito, accanimento terapeutico, terapia del dolore e sedazione palliativa terminale e illustrando in via esplicativa alcuni casi clinici.

Vivo è stato l’interesse degli intervenuti come testimoniato anche dal fuoco di fila delle domande rivolte ai Relatori e all’approfondito dibattito che ne è conseguito.

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