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Il Testamento spirituale di Mons. Zito: «La misericordia di Dio ha reso bella la mia vita»

Riportiamo qui di seguito il testamento spirituale, lasciatoci da Mons. Gaetano Zito, letto durante il suo funerale, celebrato dall’Arcivescovo Salvatore Gristina, in un’affollatissima Cattedrale.

In primo luogo il mio profondo e più grande ringraziamento a Dio per le infinite grazie che mi ha fatto e alle quali, purtroppo, solo in parte ho corrisposto adeguatamente, la vita, l’essere cristiano, il sacerdozio. Il mio grazie va a, poi, alla Chiesa cattolica, della quale ho avuto la gioia di far parte e di servire come ho potuto, dalla quale ho ricevuto immensa fiducia attraverso i diversi ministeri che mi sono stati affidati soprattutto dei nostri vescovi.

A questi e alla Chiesa di Catania che ho amato, ho desiderato sempre più bella e ho cercato di servire al meglio delle mie possibilità come pure a ciascuno dei confratelli nel sacerdozio – in primo luogo padre Carmelo Lo Valvo della diocesi di Nicosia, che mi accompagna fin dagli anni del liceo, e a Padre Salvatore Consoli – e a tutte le persone consacrate che ho avuto la grazia e la gioia di incontrare, la mia più profonda gratitudine.

Sono felice di essere ciò che sono, di tutto ciò che il buon Dio ha voluto per me nonostante i tanti miei limiti e peccati. Ho sempre sentito su di me la protezione l’intercessione della Madonna e del beato Dusmet.

So di restare debitore verso tutti coloro che ho incontrato, per non aver saputo dare loro quanto il buon Dio avrebbe desiderato per ciascuno. A tutti chiedo la carità del perdono. Ho sempre conservato nel mio cuore la certezza dell’immenso bene che mi hanno voluto mia sorella e mio nipote: sono loro riconoscente e il Signore li ricolmi di grazia e di benedizioni.

I miei parenti, zio Angelo in primo luogo, e tanti amici che il Signore mi ha concesso di incontrare come sinceri e affabili compagni della mia vita: ciascuno di loro sa i tanti motivi della mia riconoscenza e solo il Padre, datore di ogni bene, potrà adeguatamente ricompensarli. E li ricompenserà certamente.

In questi ultimi anni il Signore mi ha concesso pure la compagnia di un gruppo di famiglie con le quali abbiamo avviato insieme un cammino di fede. Sono enormemente grato per l’attenzione e il clima familiare che mi hanno donato. A tutti chiedo un ricordo nella preghiera e di potermi concedere loro perdono. Alla misericordia di Dio, della quale mai ho disperato e spero di non averne mai abusato, mi affido.

Solo la Sua misericordia ha sistematicamente rattoppato e resa bella la mia vita. Per questo ancora una volta recito umilmente il salmo: “Miserère mei, Deus, secùndum magnam misericòrdiam tuam”.

(Mons. Gaetano Zito)

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