Lunedì 5 maggio ha preso il via a Catania nel Salone della Biblioteca del Convento di San Domenico, la prima edizione del Festival Mediterraneo di Musica Sacra, un evento culturale e spirituale che unisce tradizioni musicali e culture religiose in un unico, suggestivo percorso sonoro.
Dopo l’anteprima di domenica nella Chiesa Madre di Trecastagni con il concerto dell’Orchestra Amatoriale Vincenzo Scontrino con il coro Tempus Jocundum, il festival è entrato nel vivo con la presentazione del progetto, voluto dall’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, e progettato dall’associazione AreaSud, con il sostegno del Festival Internazionale di Musica Sacra di Pordenone.
Il Festival Mediterraneo di Musica Sacra nasce con l’obiettivo di promuovere il dialogo interreligioso attraverso il linguaggio universale della musica. Per una settimana, Catania si confermerà nel suo ruolo di vero e proprio crocevia di culture: cori polifonici, ensemble di musica antica, solisti di canto gregoriano e bizantino, si alterneranno in performance uniche, capaci di evocare la profondità del sacro nelle sue molteplici declinazioni.
Nella biblioteca del convento di san Domenico, i coordinatori artistici padre Francesco La Vecchia e Giuseppe Sanfratello hanno illustrato i contenuti del programma, in collegamento, con i direttori artistici del festival di Pordenone e il presidente di Italiafestival, Francesco Maria Perrotta.
La relazione d’apertura dal tema “Maria bellezza di Dio” è stata tenuta da padre Giuseppe Damigella. Quindi, nei locali della chiesa di San Domenico, s’è tenuto il concerto “Dedicato alla Madonna della Neve”. Si sono alternati gli organisti Elena Guglielmino e Ivan Raiti e il Frottole Vocal Ensemble, per un concerto che ha unito musica e contemplazione, raccoglimento e trasformazione. I repertori hanno attraversato secoli di creazione musicale, fino ad arrivare alla contemporaneità. Il dialogo con il tempo presente è una delle caratteristiche progettuali del festival.
Il programma del festival prosegue con l’inaugurazione delle mostre fotografiche “I riti della Settimana Santa in Sicilia” (Collettiva dei soci ACAF, 6 maggio, ore 19:30, Tinni Tinni Arts Club, via Scuto 19) e “Il sacro degli altri. Culti e pratiche rituali dei migranti in Sicilia”, a cura della Fondazione Buttitta di Palermo, con l’intervento di Sergio Bonanzinga dell’Università degli Studi di Palermo e la presenza degli strumenti musicali realizzati dalla Cooperativa Ro’ La Formichina, con il legno dei barconi dei migranti sbarcati in Sicilia. (7 maggio, ore 18:30, Chiesa di San Michele ai Minoriti, Via Etnea, 85). In programma anche due workshop, uno sul canto gregoriano e uno sul canto bizantino.
Un programma ricco di iniziative culturali, dunque ma anche di tematiche sociali ed ecologiche, supportate dalle buone pratiche intraprese e dalla certificazione EcoEvents ottenuta.
L’ingresso ai concerti è gratuito. Domenica 11 maggio alle 20,00 nella Chiesa di San Domenico, in Piazza San Domenico a Catania, il Concerto corale con il
Coro Sine Nomine, direttore Simone Lo Castro; il Coro dell’Università di Catania, direttori Paolo Cipolla e Giuseppe Sanfratello; e la Cappella Musicale del Duomo, direttore padre Francesco La Vecchia OP.