
Si avvicinano le date dell’8 e 9 giugno: in vista del referendum sulla cittadinanza, Popotus – l’inserto di attualità per bambini del quotidiano Avvenire – pubblica “Semitaliani”, una serie podcast che racconta in cinque puntate le difficoltà di ragazzi di origine straniera, nati o cresciuti nel nostro Paese, costretti a vivere senza cittadinanza.
Chi nasce e cresce in Italia, verrebbe infatti da credere, è italiano. La realtà vuole che per chi ha genitori originari di un altro Paese, la cittadinanza non è automatica. E non è neppure un diritto. “Come è dura la vita senza cittadinanza” è il sottotitolo delle cinque puntate dalla durata di dodici minuti, che grazie all’aiuto di Stefano Pasta Pasta, ricercatore all’Università Cattolica di Milano ed esperto del tema rispondono con un linguaggio a misura di bambino a domande fondamentali: cos’è la cittadinanza? Qual è oggi l’iter per ottenerla? E che origine ha la legge? Perché nessuno ha mai pensato di cambiarla?
Gli ascoltatori faranno la conoscenza di Youness, 30 anni, che in Italia abita da quando ne ha 14. I suoi genitori sono originari del Marocco, cosa che gli ha impedito per anni di ottenere la cittadinanza e di intraprendere la carriera dei suoi sogni: diventare pilota. Abdel, 23 anni, fa parte di una famiglia numerosa, il padre egiziano non guadagna abbastanza per ottenere la cittadinanza per tutti i suoi figli. Anche la tredicenne Salma è egiziana ma l’Egitto non l’ha mai visto e l’arabo non lo parla… È in Italia per
curarsi, si sente parte di questo Paese ma giuridicamente non lo è e si chiede: «Se non sono italiana, allora cosa sono?».
Anche quando le storie raccontate hanno un lieto fine, sono accompagnate da un’ombra scura. Tamara, che oggi ha 43 anni ma è in Italia da quando ne ha tre, ha ottenuto la cittadinanza dopo trent’anni nel nostro Paese, ma per averla ha dovuto giurare fedeltà all’Italia: cosa che nessuno dei suoi amici con genitori italiani è mai stato costretto a fare. Dolce amara anche la vicenda di Hope – diciott’anni appena compiuti, nata a Torino dove è stata cresciuta da genitori nigeriani – che è diventata cittadina italiana solo grazie all’insistenza e alla determinazione di Rachela, la sua professoressa di italiano.
La serie è disponibile gratuitamente su avvenire.it e nelle principali piattaforme di streaming come Spotify, Apple Podcast, YouTube Music, e costituisce uno strumento utile per stimolare il dibattito nelle classi primarie e secondare di primo grado, dove vivono parte dei 900mila alunni con background migratorio e “italiani di seconda generazione”.