
Un vociare di bambini e ragazzini in fibrillazione, insegnanti orgogliosi del lavoro dei propri alunni: si presentava così giorno 20 maggio il salone di via Raciti n.2, sede catanese della Uciim (Unione Cattolica Italiana di insegnanti, dirigenti, educatori e formatori), in occasione della premiazione per il concorso “Per volare alto” presentato dal professore Marco Pappalardo. Un bando rivolto a tutte le scuole di ogni ordine e grado che ha coinvolto studenti di elementari, medie, liceo e istituti tecnici e professionali non solo di Catania, ma anche dei paesi limitrofi, con la realizzazione di elaborati narrativi, visivi, multimediali e musicali. Il concorso è stato dedicato a una figura molto vicina ai giovani partecipanti, ossia il beato Carlo Acutis, il ragazzo prematuramente scomparso a 15 anni nel 2006, che a fine aprile Papa Francesco avrebbe dovuto proclamare santo. «Un modello per tutti voi ragazzi» lo ha definito l’arcivescovo di Catania Mons. Luigi Renna, intervenuto con gioia alla premiazione, dimostrando affetto e calore ai partecipanti. «La scelta di intitolare un concorso per studenti di età diverse a Carlo Acutis – ha spiegato Mons. Renna – è stata fatta proprio per far conoscere loro un modello cristiano positivo e vicino. Noi vediamo i santi come immaginette lontane relegate nelle nicchie, con la loro aureola, ma in verità li abbiamo chiusi noi lì dentro e li abbiamo disegnati noi così. Se qualcuno in vita avesse posto un’aureola sulla testa di Carlo Acutis, questi sarebbe rimasto sgomento, perché i santi sono persone con i piedi per terra, che amano la normalità e contagiano il mondo con il loro bene e la loro positività». Di fronte a una platea così giovane e partecipe, l’arcivescovo non ha potuto fare a meno di pensare al futuro e a una prossima edizione del premio, in cui proporre un modello di santità vicino anche agli adulti: «Mi rivolgo ora ai professori e dico loro che l’anno prossimo vorrei intitolare il premio a un santo che sia vicino anche a voi, perché pure noi adulti abbiamo bisogno di modelli da seguire. Non basta portare un cordone a Sant’Agata per dire di seguire un esempio di santità, c’è bisogno di modelli portatori di un grande cuore e non di armi, con un tono di voce basso e aperto al dialogo e non alla guerra». Inevitabile un richiamo alla critica situazione attuale: «Di fronte alle immagini dei bambini di Gaza affamati dobbiamo per forza cercare la pace». A conclusione dell’evento Mons. Renna ha esortato i ragazzi a sognare, a condividere i propri sogni e a lasciare i propri elaborati nel salone di via Raciti, in cui si tiene regolarmente dopo scuola, per «fare lezione riempendo questo luogo di luce».
Hanno partecipato al concorso con vittoria di premi e menzioni speciali le seguenti scuole:
- Catania: istituto “Francesco Ventorino”, istituto comprensivo “Cesare Battisti”, istituto comprensivo “Pizzigoni-Carducci”; istituto comprensivo “Francesco Petrarca”, “Archè impresa sociale” di Catania, liceo statale “Giuseppina Turrisi Colonna” di Catania, istituto tecnico industriale “Marconi” di Catania;
- Istituto comprensivo “E.De Amicis” di Tremestieri etneo;
- Istituto comprensivo “Federico De Roberto” di Zafferana etnea;
- Istituto comprensivo “G. Marconi” di Paternò e Ragalna;
- Liceo statale “Giovanni Verga” di Adrano.
