Un fiume umano, colorato e silenziosamente rumoroso, ha invaso la capitale nei primi giorni di agosto. Erano più di un milione i giovani giunti per partecipare al Giubileo della Gioventù, il grande appuntamento promosso dal Dicastero per l’Evangelizzazione in preparazione all’Anno Santo del 2025. Roma ha accolto gruppi da ogni parte del mondo, con oltre 150 nazionalità rappresentate e una significativa presenza italiana, stimata in circa 70.000 partecipanti.

Anche la Chiesa di Catania ha risposto con entusiasmo. Centinaia di giovani provenienti dalle parrocchie della diocesi hanno preso parte all’evento, accompagnati dall’arcivescovo Luigi Renna e dall’Ufficio diocesano per la Pastorale Giovanile guidato da don Matteo Minissale. Presenti anche gruppi dell’Azione Cattolica, del Cammino Neocatecumenale, dei Salesiani, degli scout e di altre realtà ecclesiali.

«Ho partecipato al Giubileo dei Giovani – racconta l’arcivescovo Luigi Renna – e ho condiviso alcuni momenti con il gruppo della pastorale giovanile della nostra arcidiocesi: ringrazio padre Matteo Minissale e tutta l’équipe, i sacerdoti, la presidente di AC, gli educatori, i giovani. Esperienze come questa aiutano i nostri adolescenti ad ampliare gli orizzonti della loro fede e sono un tesoro da aprire al maggior numero di ragazzi. Altri gruppi di scout, di giovani del Cammino Neocatecumenale, di movimenti e associazioni hanno partecipato, culminando nella veglia e nella Santa Messa a Tor Vergata. Sarà importante invitarli già fin d’ora a un momento diocesano che programmeremo nei prossimi mesi. Intanto facciamo tesoro degli interventi del Papa, un “piccolo magistero” di pastorale giovanile».

Un’esperienza ecclesiale e spirituale intensa, come testimonia Chiara, 17 anni, di Paternò: «Non avevo mai visto così tanti giovani pregare insieme. Mi ha colpito il silenzio durante l’adorazione: non si sentiva una voce, solo cuori accesi. Quando sono tornata a casa non riuscivo a dimenticare quei momenti di gioia profonda».

Il clima è rimasto sereno, nonostante la naturale vivacità di un evento così affollato. Molti hanno scelto di vivere il Giubileo in famiglia.
«Partecipare al Giubileo con mia figlia e mio marito è stata un’esperienza che ci ha unito ancora di più – racconta Maria Teresa, giovane mamma trentenne di Catania – Vedere mia figlia cantare e pregare insieme a migliaia di coetanei mi ha riempito il cuore di speranza. Anche se per poco potrò considerarmi giovane, per me è stata l’occasione di tornare indietro e guardare al futuro. In quei giorni abbiamo camminato tanto, ma soprattutto abbiamo camminato insieme nella fede, scoprendo che la Chiesa è davvero una grande famiglia che ti accoglie ovunque tu vada».

Tra i momenti più significativi, la veglia di sabato 2 agosto a Tor Vergata e la Messa conclusiva di domenica mattina, presieduta da Papa Leone XIV, che si è rivolto ai giovani con parole forti:
«Voi siete il segno che un mondo diverso è possibile – ha detto il Papa – Aspirate a cose grandi, alla santità, ovunque siate. Non accontentatevi di meno. Allora vedrete crescere ogni giorno, in voi e attorno a voi, la luce del Vangelo».

Più volte interrotto dagli applausi, il Pontefice ha affrontato anche temi drammatici come le guerre in Ucraina e in Terra Santa, esortando i giovani a essere artigiani di pace:
«La pace non è un sogno ingenuo. È una scelta possibile. E oggi siete voi a doverla testimoniare».

Colpiva lo stupore sui volti dei presenti: molti si guardavano intorno increduli, meravigliati nel vedere coetanei provenienti da ogni angolo del pianeta camminare nella stessa direzione, alla ricerca di un senso, di una Parola, di una Chiesa viva.

I giovani catanesi hanno partecipato anche agli incontri di formazione diffusi nei quartieri romani, ospitati in famiglie, parrocchie, scuole e oratori. Un popolo in cammino, nel vero senso della parola: chi in treno, chi in pullman, chi in auto, tutti animati dal desiderio di sentirsi parte di una Chiesa che accoglie, interpella e invia.

Il cammino dei giovani prosegue verso il prossimo grande appuntamento: la Giornata Mondiale della Gioventù 2027, che si terrà a Seul, in Corea del Sud, dal 3 all’8 agosto. Sarà la prima GMG in un Paese a maggioranza non cristiana e avrà come tema le parole di Gesù: «Abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!». Un invito a portare speranza e coraggio fino all’Estremo Oriente.

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