
“Il successo non basta a riempire il cuore. Non basta a rendere felici”. Sono parole di Pippo Baudo, riportate nell’omelia del suo funerale a Militello in val di Catania, da don Giulio Albanese, che ha accompagnato il “Pippo nazionale”, nell’ultima fase della sua vita, quella più nascosta e solitaria. “Nelle ultime settimane di vita – ha raccontato padre Albanese – Pippo ha sofferto molto. Era sotto morfina, però lucido. Quel tempo,per lui, è stato un tempo di purificazione – sono parole sue – di liberazione”.
I funerali di Pippo Baudo, il grande “padre” della televisione italiana, si sono svolti nel luogo in cui egli era nato, dove aveva compiuto i primi studi (la scuola media in paese nacque assieme a lui) e dove aveva dato le prime prove delle sue non comuni capacità artistiche. E’ stato lui stesso a indicare il luogo dei funerali, della sepoltura (nella tomba di famiglia) e l’unico laico e fine messa che potesse prendere la parola (non il presidente del Senato, né i ministri presenti, né gli artisti, ma il sindaco del paese: Giovanni Burtone). “Qui a Militello – ha spiegato don Albanese – ci sono le sue radici e lui esprimeva un debito di ringraziamento nei confronti di questa città che non solo gli ha dato i natali ma, dal punto di vista valoriale, lo ha forgiato e formato. E di questo è sempre stato orgoglioso”. E Militello ha ricambiato Pippo con tutto il suo affetto. A mezzanotte quando è arrivata la salma in paese, c’erano migliaia di militellesi (oltre a tanti visitatori) ad attenderlo.
Sta di fatto, che le esequie di Pippo Baudo ci hanno fornito un’altra narrazione rispetto agli interminabili servizi televisivi o alle pagine dei giornali a lui dedicati in questa circostanza. Di Baudo sapevamo tutto (o almeno credevamo di sapere tutto): le sue doti di presentatore, di autore tv, di regista, di musicista, di uomo impegnato nel sociale, conoscevamo i suoi successi, tutti festival di Sanremo da lui presentati, i suoi amori, le sue amicizie storiche. Ma non conoscevamo la parte più intima. Il suo bisogno di andare oltre il successo. Il suo desiderio profondo di essenzialità di trovare qualcosa che riempisse veramente il cuore. E don Albanese, nell’omelia nel santuario di santa Maria della Stella, ha raccontato che Pippo alla fine ha visto la liberazione che da sempre cercava.
Foto Sir