di Stefano Gemmellaro

Conclusasi la sere del 22 gennaio la festa liturgica in onore del compatrono S. Vincenzo diacono e martire a Paternò, nella chiesa di S. Maria dell’Alto che ha visto la celebrazione del vespro solenne alla quale hanno preso parte i Canonici della medesima Collegiata, al quale è poi seguita la concelebrazione solenne, presieduta dal Prevosto Parroco, a cui hanno partecipato il Sindaco e il Presidente del Consiglio di Paternò, le confraternite e numerosi fedeli.

In passato la festa si celebrava con maggiore solennità e oltre alle celebrazioni liturgiche, il giorno designato per la festa che avveniva in ottobre e non a gennaio, veniva la statua portata in processione, sino al secolo scorso, scendendo proprio dalla scalinata settecentesca.

Della processione che partiva dalla chiesa di S. Maria dell’Alto resta traccia nella monografia su Paternò dello studioso Santi Correnti ma anche nel film “Cavalleria Rusticana” di Amleto Palermi del 1939, che immortala alcuni momenti salienti della festa esterna.

Dal filmato è possibile scorgere infatti il sagrato della chiesa Matrice dalla quale esce il simulacro del santo, accompagnato dalla confraternita di S. Caterina V. M., uno scorcio del Castello normanno e persino l’antico e non più esistente vecchio santuario della Madonna della Consolazione che di lì a breve sarebbe stato gravemente danneggiato dai bombardamenti del luglio del 1945. Ancora oggi esiste buona parte del vecchio fercolo in legno con il quale l’immagine veniva portata in processione. La solenne celebrazione della solennità si è conclusa con la benedizione con il braccio reliquiario del compatrono.

Di seguito il filmato storico che riprende la festa del 1939

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