Oggi l’Arcivescovo Mons. Salvatore Gristina si è recato in preghiera nella Cappella di SantAgata, dove è stato esposto il Velo della vergine e martire catanese, per chiedere l’intercessione della santa Patrona affinché la pandemia in atto che sta sottoponendo la popolazione diocesana e mondiale a tanta sofferenza fisica, spirituale ed economica, possa cessare in tempi brevi.

A seguire il testo del commovente momento:

IN PREGHIERA COL VELO DI SANT’AGATA IN TEMPO DI EPIDEMIA

MERCOLEDI’ 1 APRILE 2020

(PRIMO MERCOLEDI DEL MESE DEDICATO AL CULTO DELLA SANTA PATRONA)

  • L’ARCIVESCOVO ESPONE IL VELO DI SANT’AGATA.
  • SEGNO DI CROCE E SALUTO DELL’ARCIVESCOVO

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo – La Pace sia con voi

Lo scorso 21 marzo, sono stato qui nella cappella di Sant’Agata per pregare il Signore affinché, per l’intercessione della Santa Patrona, ci assista nelle circostanze particolarmente difficili in cui ci troviamo.

Oggi, venendo incontro alle richieste di tanti fedeli, rinnovo la preghiera e lo faccio alla presenza del Velo di Sant’Agata e con la partecipazione del Signor Sindaco a significare che tutta la Comunità si rivolge con tanta fiducia all’amata nostra Patrona.

  • INTRODUZIONE  CIRCA LE DIVERSE VICISSITUDINI CHE HANNO VISTO IL POPOLO CATANESE RIVOLGERSI CON FIDUCIA E SPIRITO PENITENZIALE  A SANT’AGATA OTTENENDO DAL SIGNORE PER SUA INTERCESSIONE LIBERAZIONE, GUARIGIONE E SALVEZZA.

I catanesi riconoscono alla loro Santa concittadina il ruolo di protettrice fin dall’ anno successivo al martirio ossia il 252 d.C. quando i racconti del martirio ci tramandano che il Velo di Sant’Agata, simbolo delle vergini consacrate a Dio, liberò la città da una violenta eruzione dell’Etna.

La protezione esercitata da Agata su Catania ha accompagnato nei secoli le vicissitudini della città: il Velo, considerato vero e proprio baluardo contro calamità naturali e pestilenze, è stato particolarmente venerato dall’età tardo antica sino all’Ottocento.

Nel 1444 il domenicano Beato Pietro Geremia e nel 1886 il benedettino Beato Cardinale Giuseppe Benedetto Dusmet, arcivescovo di Catania,  invocano e ottengono protezione da terribili eruzioni dell’Etna.

In più occasioni Sant’Agata ha protetto la sua città anche in occasione di pestilenze ed epidemie. Da ricordare la pestilenza del 1575, anno in cui l’epidemia flagellava l’intera Sicilia e cominciò a diffondersi anche a Catania, sotto l’episcopato di Giovanni de Orosco Arzés. I catanesi ottennero un altro segno di protezione nel 1743 , quando una seconda ondata di peste stava per diffondersi da Messina a Catania, sotto l’episcopato del Vescovo Pietro Galletti. La peste cessò e in ricordo di questo prodigio fu eretta nell’attuale Piazza dei Martiri, una colonna romana sormontata da un’ effigie di sant’Agata che schiaccia un drago, simbolo della peste.

  • ASCOLTIAMO LA PAROLA DEL VANGELO SECONDO MATTEO (8,1-4)

“Quando Gesù fu sceso dal monte, molta folla lo seguiva. 2Ed ecco venire un lebbroso e prostrarsi a lui dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi sanarmi». 3E Gesù stese la mano e lo toccò dicendo: «Lo voglio, sii sanato». E subito la sua lebbra scomparve. 4Poi Gesù gli disse: «Guardati dal dirlo a qualcuno, ma và a mostrarti al sacerdote e presenta l’offerta prescritta da Mosè, e ciò serva come testimonianza per loro».”

  • DAI RACCONTI DEL MARTIRIO  DI SANT’AGATA

“…dopo un anno, circa il giorno del natale di lei, il monte Etna eruttò un grande incendio, e come un fiume ardente così il fuoco impetuoso, liquefacendo e pietre e terra, veniva alla città di Catania.  Allora una moltitudine di abitanti dei villaggi, fuggendo scese dal monte, e vennero al sepolcro di lei, e preso il Velo, onde era coperto il suo sepolcro, lo opposero contro il fuoco che veniva verso di loro: e nello stesso momento ristette il fuoco per virtù divina.  Il fuoco era cominciato il primo di Febbraio e cessò il giorno 5 dello stesso mese, che è il giorno della sepoltura di lei: affinché il Signore Nostro Gesù Cristo comprovasse che dal pericolo della morte e dal fuoco li aveva liberati per i meriti e le preghiere di S. Agata: a Lui perciò onore e gloria e potestà nei secoli dei secoli. Così sia”

  • INVOCAZIONI E INTERCESSIONI

Figlio unigenito del Padre, disceso dal Cielo per la nostra salvezza

Crediamo in te, o Signore

Medico celeste, che ti chini sulla nostra miseria

Crediamo in te, o Signore

Agnello immolato, che ti offri per riscattarci dal male

Crediamo in te, o Signore

Buon Pastore, che doni la vita per il gregge che ami

Crediamo in te, o Signore

Pane vivo e farmaco di immortalità, che ci doni la Vita eterna

Crediamo in te, o Signore

Da tutti i mali che affliggono l’umanità

Salvaci, o Signore

Dalla fame, dalla carestia e dall’egoismo

Salvaci, o Signore

Dalle malattie, dalle epidemie e dalla paura del fratello

Salvaci, o Signore

Dalla follia devastatrice, dagli interessi spietati e dalla violenza

Salvaci, o Signore

Dagli inganni, dalla cattiva informazione e dalla manipolazione delle coscienze

Salvaci, o Signore

Guarda la tua Chiesa, che attraversa il deserto

Consolaci, o Signore

Guarda l’umanità, atterrita dalla paura e dall’angoscia

Consolaci, o Signore

Guarda gli ammalati e i moribondi, oppressi dalla solitudine

Consolaci, o Signore

Guarda i medici e gli operatori sanitari, stremati dalla fatica

Consolaci, o Signore

Guarda i politici e gli amministratori, che portano il peso delle scelte

Consolaci, o Signore

Sant’Agata, risorta con Cristo dal tuo martirio

prega per noi

Sant’Agata, prezioso dono di Dio alla Chiesa di Catania

prega per noi

Sant’Agata, consacrata a Dio dall’infanzia

prega per noi

Sant’Agata, figlia, madre e protettrice di Catania

prega per noi

Sant’Agata, corona e decoro dei catanesi

prega per noi

Tu, che salvi e guarisci coloro che in te si rifugiano

prega per noi

Tu, che liberi la tua patria

prega per noi

Tu, che sei stata torturata

prega per noi

Tu, che in mezzo alle fiamme hai trovato sollievo nella presenza di Dio prega per noi

Tu, che sei morta circondata dalla preghiera della tua comunità

prega per noi

Tu, che sei stata portata in cielo dal canto degli Angeli

prega per noi

Tu, che vinci la furia dell’Etna

prega per noi

Tu, che non dimentichi il grido di chi ti invoca

prega per noi

  • PREGHIERA DELL’ARCIVESCOVO A SANT’AGATA

O amata nostra Sant’Agata, tu che hai sperimentato l’assistenza del Signore durante le sofferenze del martirio, ottienici abbondanza di fede e di speranza per poter pregare in questi giorni Gesù Buon Pastore con le parole del Salmo “Anche se vado per una valle oscura, non temo alcun male, perché tu sei con me” (23,4).Ti invochiamo per le nostre famiglie, le persone anziane, i bambini e i giovani della nostra Città e del territorio che tante volte hanno sperimentato il tuo potente patrocinio. Aiutaci a stare vicini, anche con i mezzi di comunicazione, a tutti e particolarmente alle persone che soffrono per la solitudine o che si sentono abbandonate. Assisti coloro che coraggiosamente e generosamente stanno accanto alla persone colpite dal virus, svolgendo l’attività di medici, infermieri, operatori sanitari.

Rendi perseveranti i volontari che li collaborano e fiduciosi i ricercatori di adeguate soluzioni mediche. Rendi prezioso il loro servizio anche con la cessazione del nefasto contagio e la completa guarigione delle persone già colpite. Veglia, o nostra Sant’Agata, sulle persone che sono impegnate a svolgere attività necessarie anche in questo tempo e conforta quelle che attualmente si trovano nelle carceri. Ottieni saggezza e lungimiranza per coloro che ci governano con la responsabilità di decisioni per tutta la comunità civile e per coloro che hanno particolari compiti per la promozione del bene comune e per la tutela dell’ordine pubblico, come pure per la salvaguardia del lavoro e delle varie attività economiche. Fa’ che tutti noi ci mostriamo cittadini premurosi e attenti osservando anzitutto le indicazioni e le prescrizioni che ci vengono date dalle competenti Autorità. E certamente ci ascolterai, o Santa nostra Patrona, anche nella preghiera che facciamo per il nostro Papa Francesco, il nostro Vescovo Salvatore, i nostri cari sacerdoti, i diaconi, gli operatori pastorali e le persone consacrate, soprattutto coloro che svolgono il ministero negli ospedali, affinché trasmettano a tutti consolazione, fiducia e coraggio. 

AMEN

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