di Salvatore Caruso

Si riassume in questa affermazione, semplice ma di forte impatto emotivo e concreto impegno, il senso delle dichiarazioni che il Presidente Regionale dell’Uneba Sicilia, Santo Nicosia, ha voluto rilanciare con un comunicato stampa ritornando sulle notizie che ultimamente con sempre maggiore frequenza vengono riportate dai media su reati di maltrattamento ad anziani e  carenze assistenziali e igienico sanitarie riscontrate in diverse strutture per anziani.

«Le recenti notizie che con tanto clamore riportano di indagini su casi di mala assistenza in strutture di accoglienza per anziani – riferisce il comunicato – impongono una seria e attenta riflessione non soltanto da parte delle istituzione, ma anche della stessa società, sul sistema complessivo dei servizi alla persona, soprattutto quella più fragile e a rischio di emarginazione».

«L’Uneba Sicilia – continua il presidente Nicosia – nel manifestare profonda indignazione per gli atti di maltrattamento e mancata assistenza agli anziani, come denunciati nella recente indagine che ha interessato una comunità alloggio per anziani di Palermo, non può non sottolineare l’impegno che da sempre ha caratterizzato il suo operato, nei confronti delle istituzioni e dei propri associati,  per una assistenza che nel rispetto dei requisiti strutturali, organizzativi e professionali previsti dalle norme regolatorie del settore, coniugati con lo spirito solidaristico ed umano propri dell’Uneba, possa offrire un servizio alla persona adeguato ai suoi bisogni. In tale ottica, l’Uneba Sicilia, non può non denunciare la proliferazione a dismisura sul territorio in questi ultimi anni di una miriade di  micro strutture residenziali per anziani auto sufficienti e non autosufficienti, spesso a gestione familiare, che difficilmente riescono ad assicurare i necessari requisiti assistenziali e sanitari, e che dietro la pseudo facciata di realtà associative e di volontariato, nascondono spesso interessi speculativi. Su tali strutture, inoltre, stante la natura privatistica, non viene assicurata la regolare e continuativa attività di vigilanza da parte degli organi di controllo, se non l’originaria verifica per la concessione autorizzativa da parte del comune».

«In considerazione del diffondersi di tali incresciosi eventi – conclude Nicosia –  nel rispetto della dignità della persona, soprattutto se fragile e bisognosa di assistenza, oltre che a tutela dell’intero sistema di servizi che erogano assistenza sociale e sanitaria nel pieno rispetto delle norme (RSA , Case di Riposo, Case Protette, Comunità Alloggio), l’Uneba Sicilia, impegnandosi in una ancora più intensa opera di sostegno e sensibilizzazione dei propri associati, chiede con forza alle istituzioni regionali e comunali procedure di verifica più efficaci, con l’attivazione se necessario di idonee misure di controllo».

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