di Giuseppe Adernò

Nella calda serata del 5 settembre il cortile dell’Arcivescovado e il salone dei Vescovi era gremito di rappresentanti di associazioni, sindacati, candidati alle elezioni regionali e nazionali per la presentazione del documento redatto da un gruppo di fedeli laici in collaborazione con l’Ufficio per i problemi sociali e il Lavoro di Catania, in preparazione alle Elezioni Politiche e Regionali del 25 settembre.

Nel saluto di accoglienza Mons. Luigi Renna ha ben definito le motivazioni pastorali dell’incontro, finalizzato ad una presa di coscienza civica e al forte senso di responsabilità nell’esercizio del diritto e del dovere civico di votare, come suggerito anche dal messaggio dei Vescovi di Sicilia “per una solidarietà fattiva, congiunta a responsabile sussidiarietà”.

Auspicando un incontro ed un costruttivo dialogo tra quanti si sono impegnati nell’esercizio di impegno politico, alla luce delle indicazioni del Compendio della dottrina sociale della Chiesa (artt. 568 e 573), ha invitato tutti a mettere in azione non “il pensiero calcolante”, bensì il “il pensiero pensante” che guida alla scelta del miglior bene per la comunità cittadina e regionale.

Insieme al dovere di votare è necessario “vigilare” perché le promesse elettorali non restino vane e sia realmente presente e visibile nell’azione politica la ricerca del bene comune, l’attenzione agli ultimi, a chi voce non ha, ai giovani senza lavoro o costretti a lasciare la Sicilia, alle famiglie che vivono la povertà economica ed educativa.

Il documento “Non possiamo tacere” che sarà inviato a tutti i candidati delle prossime elezioni nazionali e regionali, attingendo alle fonti bibliche e alla dottrina sociale della Chiesa, costituisce un vademecum operativo, quasi un’agenda di lavoro, per il bene della Comunità catanese e siciliana.

Il moderatore Giuseppe Di Fazio ha invitato Don Piero Sapienza a presentare la genesi e l’articolazione del documento che è stato illustrato dal dott. Claudio Sammartino, già Prefetto di Catania.

Il documento analizza “le grandi sfide” e presenta una dettagliata fotografia delle criticità e delle emergenze della realtà catanese: il lavoro, la casa, la scuola, la dispersione scolastica, l’ecologia, la corruzione, la devianza minorile.

Da questa analisi scaturisce la traccia delle priorità per una politica regionale e locale, capace di rispondere ai bisogni del territorio.

La pandemia e la crisi economica, anche internazionale, hanno aggravato la povertà economica di cui soffre la Sicilia, evidenziando che il 42,2% dei cinque milioni di persone che vivono in povertà assoluta abitano in Sicilia.

Alla crisi economica si aggiungono la disoccupazione, registrando come oggi “ben 4 giovani su 10 sono senza lavoro” e la “povertà educativa “che registra in Sicilia il tasso più elevato di dispersione scolastica: ben il 19,4% a fronte di una media nazionale del 13,1%. La Città metropolitana di Catania, inoltre, si colloca al primo posto fra le altre 13 Città metropolitane con il 25,2% di abbandono scolastico.

La chiusura dei Centri di Formazione Professionale gestiti dai salesiani ha aggravato il disagio di tanti ragazzi che” restano prigionieri nelle loro periferie, senza dignità e senza un orizzonte di futuro umano e professionale”.

Si segnala inoltre la carenza di asili nido; di scuole a tempo prolungato, anche per la carenza di strutture, di servizi mensa, di spazi adeguati alle attività ricreative dei minori nei quartieri di periferia.

Tali carenze influiscono negativamente e, privando i ragazzi dei servizi di istruzione e formazione, si incrementa di fatto la devianza, la manovalanza della mafia, della droga e della malavita.

Nel documento non mancano i riferimenti allatutela e salvaguardia dell’ambiente che costituisce patrimonio da custodire per le generazioni future, come suggerite dall’Agenda 2030.

Incrementare le politiche e le iniziative a sostegno delle famiglie e in difesa della cultura alla vita, fin dal suo inizio e nel suo svilupparsi; assicurare alle famiglie la libertà di scelte educative; garantire accoglienza e cura delle persone svantaggiate, fragili e disabili, di anziani e minori, sono i diversi campi di azione della solidarietà e sussidiarietà, nei quali operano con positività gli attori del volontariato, ma è necessario l’appoggio ed il sostegno dei politici attenti e impegnati nella ricerca del bene comune.

L’azione di volontariato e della Caritas sono dei segni concreti di impegno politico e di risposta ai bisogni della gente.

Il prof. Rosario Sapienza dell’Università di Catania ha illustrato le prospettive di sviluppo connesse al PNRR, occasione imperdibile e da rendere efficace per lo sviluppo dell’Isola.

Gli interventi programmati di Febronia La Micela, segretaria della Consulta dell’Apostolati dei Laici, dei rappresentati sindacali della CISL, Ugl, Confcommercio, dell’avv. Enzo Guarnera e Antonio Inserra hanno dato eco ai messaggi dei relatori nell’impegno a “Non tacere”, “Non restare alla finestra” “,Farsi carico dei problemi del territorio” e contribuire a risolverli,”vigilando sulla reale evoluzione delle promesse e dei progetti lanciati in campagna elettorale e sulla reale attuazione del principio di sussidiarietà.

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