La Chiesa di Catania ha manifestato soddisfazione per il completo sbarco dei migranti a bordo delle navi Humanity 1 e Geo Barents. A questa soluzione si è giunti per il buon senso dimostrato da tutte le parti in causa, con l’auspicio che eventuali simili problematiche possano essere affrontate solo con una legislazione lungimirante ed una solidarietà capace di affrontare le urgenze.

L’arcivescovo Mons. Luigi Renna e tutti coloro che in questi giorni hanno pregato e manifestato la loro solidarietà ai migranti e agli equipaggi delle navi Humanity 1 e Geo Barents, esprimono gioia e soddisfazione. Ha vinto il coraggio della verità che ha riconosciuto nel volto di queste persone quello di uomini e donne con una inalienabile dignità e per noi cristiani, sempre e comunque, fratelli; il buon senso delle istituzioni; l’opera dei medici che hanno agito secondo “scienza e coscienza”, a cui va immensa riconoscenza di tutti; l’opera, fedele alla propria alta vocazione, della Protezione civile e della Croce Rossa.

Ora guardiamo al futuro perché tutto ciò che è avvenuto in questi giorni a Catania sia prevenuto ed inizi una nuova stagione, a livello nazionale ed europeo, nella quale la qualità della nostra civiltà sia anche sinonimo di accoglienza responsabile e condivisa di chi fugge in cerca di speranza.

Nell’incontro seppur fugace di domenica sera sulla banchina del porto, ho percepito che una umanità dolente, così simile ai “vinti” del nostro Giovanni Verga, sullo stesso mare dei Malavoglia, chiedeva di vincere una “partita difficile” quella della vita, che può essere affrontata solo con una legislazione lungimirante ed una solidarietà capace di affrontare le urgenze.

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