di Andrea Miccichè

Un fine settimana particolarmente intenso per la parrocchia “Sacratissimo Cuore di Gesù” di Biancavilla, coinvolta dal 24 al 26 gennaio nelle celebrazioni per la Domenica della Parola.

L’iniziativa, promossa dalla Famiglia Paolina di Catania e dal parroco don Ambrogio Monforte, vuole rispondere all’invito di Papa Francesco che, con la Lettera Apostolica Aperuit Illis del 30 settembre 2019, ha stabilito che la III Domenica del Tempo Ordinario fosse dedicata “alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio” (Aperuit Illis, 3).

Per la Famiglia Paolina, la celebrazione ha avuto un ulteriore significato: il 25 gennaio, festa della conversione di San Paolo, si è, infatti, concluso l’Anno vocazionale.

A testimonianza dell’inscindibile legame tra Parola e vocazione, è stato previsto un denso programma di preparazione alla Santa Messa domenicale.

Venerdì, apertura del triduo, è stato dedicato alla catechesi biblica, preparata da Don Bruno Colombari ssp e incentrata sulla gioia del Vangelo: gioia che non si alimenta di illusioni o false speranze, ma che affonda le proprie radici nell’incontro con Cristo risorto, sull’esempio dei discepoli di Emmaus.

È questo il primo ed autentico annuncio: il Signore è risorto e ci rende partecipi della Sua vittoria, così che tutti possano affrontare i momenti di scoraggiamento e di difficoltà con la mente aperta a comprendere le Scritture (cfr. Lc 24, 27.45).

Per vivere la pienezza della gioia autentica è necessario che tutta l’esistenza sia intrisa di Parola, ascoltata, meditata, approfondita, pregata e, finalmente, messa in atto.

Il sabato sera è stato caratterizzato dalla Veglia Eucaristica Vocazionale, curata dalle Suore Pie Discepole del Divin Maestro, incentrata sul tema “Come Paolo… Scelti, amati, mandati”.

L’elezione gratuita da parte di Dio, la scoperta del Suo Amore insieme paterno e materno, la risposta dell’uomo e la testimonianza sono stati gli snodi essenziali della liturgia, che, nella contemplazione del Cristo, sacramento e Pane di vita, ha aperto gli occhi e il cuore dei partecipanti.

Come affermava il fondatore della Famiglia Paolina, il beato don Giacomo Alberione, il cuore dell’esperienza cristiana è la totalità del dono di Dio, che si riverbera nella totale risposta dell’uomo, che diventa sempre più consapevole della dignità cui è chiamato.

La Celebrazione Eucaristica della Domenica della Parola, seguendo le indicazioni offerte dal Santo Padre nella Lettera Apostolica Aperuit Illis, ha visto la valorizzazione di alcuni segni che richiamassero la centralità della Parola di Dio.

La solenne intronizzazione delle Sacre Scritture, la partecipazione dei lettori alla processione d’ingresso, la venerazione pubblica della Parola di Dio hanno significato il suo carattere performativo-sacramentale e hanno permesso di far memoria del dono dello Spirito Santo che vivifica il Popolo di Dio nella Parola e nei sacramenti.

Questi tre giorni, dedicati all’Incarnazione del Verbo nel linguaggio umano e all’elevazione della parola umana alla dignità di mezzo per comunicare Cristo, sono stati una ricca occasione perché la comunità cristiana riscopra “la sacramentalità della Parola” (Verbum Domini, 56), imparando a riconoscere la presenza del Signore in quella narrazione d’amore che Dio ha fatto di sé nei libri ispirati della Sacra Scrittura, proclamati e vissuti nella liturgia.

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