di Stefano Gemmellaro

Grande è lo sgomento e la sofferenza di fronte alla minaccia silenziosa eppur concreta della pandemia del covid 19, ma il popolo cristiano, mai atterrito benché colpito, continua a vivere la sua fede attraverso i mezzi di comunicazione moderni e l’unione dei cuori attraverso unanime preghiera.

Così ugualmente il popolo paternese, che nonostante l’imperversare della minaccia riesce a trovare la speranza nell’affidarsi a ciò che più ha di caro. Giovedì 12, alla presenza del primo cittadino, del vicario e del prevosto, il simulacro della patrona, S. Barbara V. e M., è stato svelato al canto dell’inno nella chiesa a lei dedicata vuota e a porte chiuse e il parroco, il can. Salvatore Magrì, ha potuto così procedere alla supplica alla patrona, che già nel XVI secolo ebbe ad estinguere la piaga della peste nera per la città sotto al castello, affinché possa cessare l’attuale pandemia.

A conclusione della supplica, i presenti e tutti coloro che hanno seguito la breve celebrazione attraverso i social network hanno ricevuto la benedizione con la reliquia della patrona.

Dal venerdì 13 marzo invece, presso la chiesa dell’Ex Monastero, è stato solennemente posto al centro dell’aula liturgica il miracoloso simulacro del Cristo alla colonna, profondamente venerato dai paternesi che lo invocano in modo particolare nei momenti di grave calamità cittadina. Accanto ad esso, eccezionalmente è stato posto un altro simulacro, tanto caro alla devozione dei paternesi, ovvero quella della Vergine Addolorata, rivestita del suo prezioso manto e con il cuore trafitto da sette spade.

Conclusa la celebrazione eucaristica a porte chiuse ma seguita anche da molti oltre lo stretto, il prevosto parroco Salvatore Patané,  ha recitato la supplica dinanzi al simulacro del Cristo per impetrare il termine della pandemia, ripetendo il gesto nelle domeniche e nei venerdì successivi.

Grande è la sofferenza nella consapevolezza che la Settimana Santa e la Pasqua di quest’anno, non sarà come quelle che le nostre comunità hanno vissuto nel perdurare degli anni, custodendo antichi riti e tradizioni, ma l’ergersi delle tre croci dallo spiazzale antistante la chiesa Matrice della mattina del 27 marzo, accompagnata dalla preghiera del vicario, il can. Alessandro Ronsisvalle, porta la speranza a una città che vive il silenzio di questi giorni.

https://www.facebook.com/festasantabarbara.paterno/videos/264891917837659/?q=Patern%C3%B2%20svelata%20santa%20Barbara&epa

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