di Daniela Cocina

Una città che invoca l’intercessione del suo Santo concittadino. Stiamo parlando di Adrano, che al momento conta 3 casi di Covid-19, come è stato dichiarato dallo stesso Sindaco Angelo D’Agate. La pandemia che sta flagellando gran parte della popolazione, determina nel cuore dell’uomo sentimenti contrastanti, speranza, paura, angoscia e coraggio. Un cristiano si aggrappa alla fede e alla preghiera, che come sosteneva Papa Benedetto XVI è il “momento dell’intimo dialogo tra Dio e l’uomo”.

Su iniziativa di Don Pietro Strano, vicario foraneo di Adrano, domani sera alle ore 19 l’emittente televisiva adranita “TVA” trasmetterà la messa celebrata dallo stesso Don Pietro, nella quale sarà esposto il sacro teschio del Santo eremita e verrà invocata l’intercessione di San Nicolò Politi per la sua città. 

Il sacro teschio (privo di mandibola) è collocato all’interno di un reliquiario a vetri ed è dotato di un relativo scrigno e di astuccio. La pregiata reliquia giunse ad Adrano il 29 agosto 1926. Ancora oggi sulla tempia sinistra risulta visibile, la traccia del miracolo del sacro capello, che diede luogo al prodigioso sanguinamento del santo capo di San Nicolò Politi, avvenuto nel 1525.  

Protagonista ed autorevole testimone del prodigio fu l’allora Arcivescovo di Messina, Antonio La Lignamine, che scampato alla seconda epidemia di peste di Messina, dopo essersi rifugiato ad Alcara, desiderando possedere una piccola reliquia del glorioso anacoreta staccò dalla testa del Santo un capello. L’Arcivescovo si ritrovò con il braccio paralizzato e sangue vivo fuoriuscì dal punto in cui il capello era stato tolto. Rimesso a posto il capello il sanguinamento si placò e il braccio dell’Arcivescovo tornò sano.

Il reliquiario di inestimabile prestigio, venne realizzato grazie alle donazioni private di nobili famiglie adranite, mentre lo scrigno fu realizzato grazie alle offerte dei fedeli.

Don Pietro Strano vista la grande richiesta dei devoti e dopo aver consultato gli altri sacerdoti di Adrano e lo stesso Vicario Generale ha deciso di trasferire il sacro reliquiario del Santo eremita presso la chiesa del S. Salvatore.

«Ho preparato delle preghiere che San Nicolò faceva alla Madonna Immacolata – spiega Don Pietro – si tratta di preghiere specifiche di grazia per questa situazione particolare.  Anch’io ho voluto dare il mio contributo scrivendo una preghiera specifica per questa situazione di emergenza e di grande preoccupazione generale. La benedizione finale della celebrazione verrà, infatti, impartita con la reliquia. Così come Papa Francesco sta facendo per l’umanità intera, anche la nostra comunità invoca il suo Santo concittadino. Attraverso questa celebrazione anche se distanti fisicamente potremo unirci spiritualmente in preghiera per tutta la città di Adrano».

Il sacro teschio sarà esposto durante la celebrazione della Santa Messa, in cui verrà chiesta l’intercessione del Santo e della Vergine Immacolata, a cui Nicola era molto devoto.

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