Nella festa di San Francesco di Sales messaggio di auguri ai giornalisti di Mons. Francesco Lomanto, Vescovo delegato della Commissione regionale della comunicazione e cultura della CESi

La Festa di San Francesco di Sales, scelto quale patrono dei Giornalisti per la sua genialità nel comunicare, è motivo di “incoraggiamento” per quanti sono impegnati nella comunicazione sociale. Il potere insito nelle parole può fare la differenza: da come si utilizzano le parole si costruisce o si distrugge il bene comune. Viceversa, anche il silenzio può avere una forza distruttiva. Scrive Fernando Pascual: «La stampa può esaltare o può denigrare. Può difendere o può attaccare.

Può salvare o affondare. Ma ha una dimensione peculiare che non sempre ricordiamo: può tacere, nascondere, nascondere». Il servizio del Giornalista impone generosità e abnegazione, correttezza umana ed intellettuale, coraggio e amore alla verità, anche contro i propri interessi personali. Papa Francesco, maestro della comunicazione, raccomanda: «Anche quando raccontiamo il male possiamo imparare a lasciare lo spazio alla redenzione, possiamo riconoscere in mezzo al male anche il dinamismo del bene e dargli spazio». “I telai della comunicazione” siano intessuti per cucire insieme i fatti in modo rispettoso della dignità della persona umana.

Oggi – poiché la comunicazione è immediata, con la possibilità di arrivare in tutte le case, raggiungendo anche confini planetari – si impone una responsabilità maggiore nella divulgazione delle notizie che richiedono la compresenza di tre elementi: la Verità, la Giustizia e la Carità. Nessuna di queste tre componenti deve mancare se la notizia vuole essere classificata come buona. Le notizie false, superficiali e grossolane possono equivalere a una condanna senza diritto di replica.


San Francesco di Sales – che non cedette mai alla tentazione della polemica e della contrapposizione, ma cercò sempre la via del dialogo e della crescita –insegni a tutti a fare buon uso delle parole, affinché diventiamo costruttori e non distruttori del bene comune. Il Santo patrono della comunicazione sociale sia l’ispiratore del bene nella professione di tutti i Giornalisti. La Madonna delle Lacrime – che ha comunicato la pura verità dell’amore di Dio con il linguaggio del suo pianto – sostenga il loro servizio e protegga tutte le loro famiglie. Vivissimi auguri a tutti i Giornalisti.

+ Francesco Lomanto

Arcivescovo di Siracusa

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