di Daniela Cocina

Una grande gioia per la città di Adrano e per tutti i devoti di Carlo Acutis. Martedì 12 ottobre nella Parrocchia di San Pietro sarà celebrata una Messa solenne in onore del Beato per ricordare il 15° anniversario della morte o per meglio dire della sua “nascita al cielo”. Saranno due i momenti salienti di questa celebrazione: il Rosario, che avrà luogo alle ore 17,30 e la Santa Messa che si terrà subito dopo.  L’intento è quello di dare risalto all’esposizione permanente della reliquia “Ex capillis” del Beato che è stata donata alla Parrocchia di San Pietro da Nicola Gori, Postulatore per la canonizzazione di Acutis.  

Per l’occasione il Parroco Don Pietro Strano, Vicario foraneo di Adrano, ha fatto allestire in chiesa una bacheca trasparente, posta sotto il quadro del Beato, dove sarà collocata in modo permanente la reliquia per il culto e la venerazione dei devoti. “Avendo avuto in dono la reliquia del Beato – spiega Padre Strano – ci è sembrato doveroso permettere alla cittadinanza e a tutti i fedeli di pregare e rendere omaggio a Carlo, con la presenza permanente della reliquia in chiesa. La nostra è stata la prima Parrocchia in Italia ad aver ospitato le reliquie di Acutis e nei giorni in cui sono rimaste ad Adrano, tantissimi fedeli sono venuti a pregare e venerare Carlo. Numerose sono state le Grazie concesse ai devoti per sua intercessione”.

Molti ricorderanno il violento incidente d’auto da cui è uscito “miracolosamente illeso” il conducente, un giovane belpassese di 33 anni. Secondo diverse testimonianze l’uomo ha raccontato di essere stato tratto in salvo dall’auto incidentata da “un giovane con un giubbotto nero”. I testimoni hanno smentito questa ricostruzione dei fatti raccontando di aver visto l’uomo uscire da solo dal veicolo incidentato.

Qualche giorno dopo l’accaduto, per un caso fortuito, l’uomo ha riconosciuto nel volto di Carlo Acutis quello del suo soccorritore. Per questo motivo il giovane si è voluto recare ad Adrano per ringraziare e pregare dinanzi alla reliquia del Beato. Coloro che ovviamente non sono credenti, animati da un certo scetticismo, potrebbero sorridere della cosa pensando ad una mera casualità. Ma chi è credente sa perfettamente che “niente è impossibile a Dio” e dunque anche l’inspiegabile diventa spiegabile se visto con gli occhi della fede. La vita di Carlo, breve ma intensa, deve essere una fonte d’ispirazione per ognuno di noi; questo significa rendere speciale ogni istante delle nostre vite secondo la volontà di Dio “cercando Cristo nel volto del nostro prossimo”.

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