di P. Andrea Lifrieri c.p.

In principio era il verbo. Il “logos”, la parola. E se la parola è al principio di ciò che è divino, al principio dell’uomo non può che esservi l’ascolto. È con questi sentimenti che riprendono gli incontri mensili in Casa Esercizi a Mascalucia presso i Passionisti.

Il Significato dell’ascolto 

Lunedì 25 Ottobre alle 18,30,  primo incontro  del “Cortile dei Gentili” che da sei anni cammina e riprende con entusiasmo il suo percorso dedicandolo al tema dell’Ascolto. Gli incontri sono coordinati dal direttore della struttura, P. Andrea Lifrieri, attraverso un percorso concentrico a vortice partendo dalla linguistica, dalla psicologia, dall’arte, dalla filosofia e ad ogni giro si avvicina al centro del discorso, l’ascolto religioso.

L’ascoltare è un’azione emotiva ed intellettuale, in quanto implica la capacità di comprendere pienamente quello che la persona vuole dire con le parole e con il corpo. La capacità di ascoltare attentamente l’altro permette la costruzione di legami significativi, l’aumento dell’autostima e della fiducia in se stessi. Si tratta di un’abilità sociale che favorisce la creazione di un clima di rispetto, di fiducia e di comprensione tra gli individui. Se la persona non ha nessuno con cui parlare, i pensieri possono cominciare a diventare sempre più grandi ed invasivi, portando il soggetto a sentirsi solo ed incompreso. Per molti è utile avere un diario su cui annotare i propri pensieri, ma ancora più importante è l’avere delle persone con cui condividerli. Pensare che l’ascolto sia qualcosa di passivo è erroneo. Nel vero ascolto è, infatti, richiesta la presenza attenta di sé stessi alle parole dell’altro e, per questo, è un processo attivo. Ascoltare l’altro profondamente è molto faticoso, soprattutto se vi è un forte coinvolgimento emotivo. Per arrivare all’ascolto occorre allora un atteggiamento consapevole, capace di oltrepassare modelli teorici, ricordi, logica, conoscenze pregresse, stati emotivi, sistema valoriale per concentrarsi sul messaggio, ciò che si deve ascoltare, e non su altri fattori della comunicazione quali emittente, codice, canale, contesto – pure fondamentali per la tecnica dell’ascolto – che possono bloccare il processo interpretativo.

L’ascolto comporta sempre l’attenzione all’altro per rispettarlo e capirlo, ma chiede al contempo l’auto-ascolto e cioè la verifica di te stesso. Da qui comincia il cammino sulla strada dell’ascolto.

Buon cammino a quanti parteciperanno in questa maratona dell’ascolto che si concluderà nel mese di giugno 2022 con un work in progress.

“L’arte di ascoltare”  illustrazione scelta come logo, opera di un artista austriaco Christian Schole. Molto popolare in rete, autore di opere digitali visionarie in cui la realtà e la fantasia convivono con un certo sapore antico, retrò. I colori usati hanno forte valenza narrativa e sono capaci di dialogare con i soggetti principali dell’opera.

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