di Giuseppe Adernò

Con una solenne celebrazione nel Duomo di Catania, l’Arcivescvo Mons. Luigi Renna ha concluso la “Settimana delle comunicazioni sociali”, promossa dall’Ufficio diocesano delle Comunicazioni sociali in sinergia con i  Padri Paolini e l’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana)

Citando Sant’Agostino Mons. Renna ha commentato il tema della tema della 56ª Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebra la domenica dell’Ascensione.

 “Ascoltare con l’orecchio del cuore” è il titolo del messaggio trasmesso da Papa Francesco,  infatti, “non occorre avere il cuore nell’orecchio, bensì le orecchie nel cuore”, pronte ad un ascolto attento, empatico, generoso nell’accogliere l’altro e comunicare seguendo la logica del dono.

La vera comunicazione è, infatti, il passaggio di un dono del proprio pensiero, del proprio sentire, della notizia, del messaggio e nello stesso l’accoglienza del pensiero dell’altro.

Non si comunica se non si è prima ascoltato e non si fa buon giornalismo se non si ascolta la gente e e  descrivendo fatti, eventi e problemi sociali si risponde  ai bisogni delle persone,  e si  “dà voce a chi voce non ha”.

“Pensare col cuore e amare col cervello” era lo slogan che Michel Quoist consegnava ai giovani, studenti, come si legge nei sui libri “Riuscire”. “Amare”, “Donare” e questo slogan si ripropone sempre ed è ancora attuale, perché nel chiasmo tra i due termini si intreccia e si costruisce l’intelligenza e l’amore, il cuore e la mente.

Nel corso della “settimana” particolare attenzione è stata riservata alla comunicazione giornalistica, con la presentazione del libro di Don Giuseppe Costa, alla comunicazione per immagine, incontrando e dialogando con il regista Giovanni Virgadaula, che oltre ad aver presentato il suo ultimo lavoro realizzato con Pupi Avati, ha incontrato associazioni teatrali e cinematografiche della Diocesi. E poi ancora incontri con Don Giovanni BertiGiob- ,  autore delle vignette che illustrano  e commentano il Vangelo della domenica;  Fabia Mustica, autrice della Storia di S Agata a fumetti; e nella giornata conclusiva con il fotogiornalista Fabrizio Villa, autore di foto e immagini speciali sulla festa di S Agata, pubblicate da giornali e riviste internazionali.

Nel corso dell’incontro,condotto dal giornalista Nicola Savoca, presso la Chiesa di S. Orsola, è stato proiettato il documentario “Agathae imago misericordiae”  che racconta la festa della Santa Patrona nel contesto dell’attualità storica e sociale della vita di oggi. Le immagini drammatiche dei profughi nel Mar Mediterraneo, le espressioni del dolore e della paura si intrecciano con i volti dei devoti che portano i ceri alla Santa e con fede invocano grazie e benedizioni per il lavoro e per la famiglia.

Osservando lo scorrere delle immagini si esercita un ascolto attento “primo indispensabile ingrediente del dialogo e della buona comunicazione”

Fabrizio Villa, rispondendo alle domande dell’intervista ha detto che “Per raccontare un evento o descrivere una realtà in un reportage è essenziale aver saputo ascoltare, essere disposti anche a cambiare idea, a modificare le proprie ipotesi di partenza”

Le immagini, accompagnate dall’armonia musicale, diligentemente scelta e appropriata, comunicano, parlano, scuotono, commuovono, convertono, e proprio per questo la comunicazione per immagine, tramite la fotografia, diventa eloquente lezione di vita, il messaggio che trasmette penetra nel cuore e produce un positivo cammino verso il bene, promuovendo una spinta morale ed una particolare attenzione verso i problemi sociali.

 L’intervento di Emiliano Abramo, presidente della Comunità di S. Egidio catanese, ha indirizzato l’attenzione al tema dell’accoglienza dei numerosi migranti, già dal 10 agosto del 2013, quando arrivarono a Catania i primi barconi di profughi, i quali hanno trovato accoglienza e attenzione grazie al servizio di carità offerto dai volontari della Comunità di S. Egidio.

La presidente del Comitato dei festeggiamenti in onore di S Agata, Cav. Mariella Gennarino, ha espresso viva ammirazione per il ricordo sempre toccante della festa solenne in onore di S Agata, comunicando che, superata la pausa forzata per la pandemia, ci si prepara alla festa estiva nel mese di agosto e si auspica che la festa di S Agata venga inserita nell’albo delle feste Unesco, patrimonio immateriale dell’umanità.

Nella solennità dell’Ascensione hanno concelebrato con  l’Arcivescovo Don Giuseppe Longo, direttore dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali della diocesi, Padre Amedeo Rusconi e P. Ferruccio Contarini, della  Società San Paolo, fedeli al carisma del Fondatore Don Alberione, apostolo della stampa cattolica : “parola incarnata e incartata”.

Un tempo la tipografia e la macchina da scrivere erano il pulpito per la diffusione del Vangelo, oggi l’universo di internet e dei social media ha preso il sopravvento sulla carta stampata ed ecco   i social, i video, i fumetti, le vignette, la fotografia e la musica. 

Sono questi gli strumenti della comunicazione che, se ascoltati con l’orecchio del cuore, producono positivi segni di benessere sociale, morale e culturale, per la costruzione di una rinnovata società civile.

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