La Comunità di Sant’Egidio esprime forte preoccupazione per il mancato sbarco delle persone – quasi 1000 – ancora a bordo delle tre navi delle ONG che hanno ritrovato rifugio dal maltempo nelle acque territoriali italiane, ovvero difronte al porto di Catania.
Così Emiliano Abramo: “Dalla prefettura, dalle stesse ONG coinvolte e dalla autorità marittime ci dicono che ancora non è arrivata nessuna autorizzazione allo sbarco o altra indicazione da parte del Ministero. Ancora nessun intervento a verifica e garanzia della salute delle persone presenti sulle navi che, nel frattempo, si muovono davanti al porto di Catania con condizione metereologiche destinate a peggiorare come emerge dai comunicati della Protezione Civile. In questa situazione confusa chiediamo che prevalga il buon senso e si autorizzi almeno lo sbarco delle donne gravide, dei bambini e dei fragili in generale. Abbiamo dato disponibilità a sostenere la prima accoglienza dei profughi”.