di Barbara Caruso

Lunedì 27 Febbraio l’Arcivescovo Mons. Luigi Renna è stato presente presso l’Associazione CENTRO PROMOZIONE PER LA FAMIGLIA “DON LUIGI LUGGISI” per celebrare i quarant’anni del CONSULTORIO IL CAMMINO e i vent’anni della nascita al cielo di padre Luggisi. Erano presenti all’evento i familiari di don Luggisi, il sindaco Dott. Nino Naso, l’onorevole Francesco Ciancitto, il Consiglio direttivo, i soci, i professionisti che operano nel consultorio.

Il primo momento è stato dedicato alla celebrazione Eucaristica presieduta da Mons. Renna e concelebrata da tutti i parroci di Paternò. Padre Salvatore Alì, animatore spirituale dell’Associazione, prendendo la parola all’inizio della celebrazione ha salutato l’Arcivescovo a nome della comunità ecclesiale di Paternò e ha brevemente descritto la motivazione dell’incontro.

La Parola di Dio è stata ed è un pilastro su cui si fonda e continuano a sostenersi l’impegno e il fine dell’Associazione. Soffermandosi sulla Parola del giorno, l’Arcivescovo ha sottolineato che l’impegno del Cristiano si poggia su tre elementi fondamentali: preghiera, digiuno e carità “per ritornare alle cose essenziali”. La Parola ci ha fatto riflettere in maniera particolare sulla Carità “non una Carità commisurata a quello che noi vogliamo sentire – ha detto Mons. Renna – ma la misura della carità è data dai bisogni degli altri. Sono gli altri che ci dicono ciò di cui hanno bisogno”. La carità è creativa, infatti.

Oggi ci si trova di fronte a bisogni diversi del passato e nel Consultorio dopo la pandemia si è constatato che le richieste e i richiedenti hanno un’identità nuova, diversa di qualche tempo fa. Nuove povertà emergenti che hanno bisogno di risposte. La carità di oggi passa anche attraverso il Consultorio che, pur essendo una istituzione civile, è stata scelta dalla Chiesa soprattutto dopo la legge sull’aborto.

Un passaggio fondamentale del suo discorso è stato quello dove ha sottolineato l’obiettivo dei Consultori di Ispirazione Cristiana che non agiscono solo nella direzione del bisogno ma attenzionano la dimensione del problema. Dice il nostro Arcivescovo: “il bisogno richiama la mancanza di mezzi, la linea del problema richiama la mancanza dei fini”, riportando l’affermazione del Vescovo di Parma, assistente nazionale dei Consultori di ispirazione cristiana, Mons. Soldi.

Se le strutture pubbliche hanno molti mezzi, i Consultori di Ispirazione Cristiana anche con i pochi mezzi a disposizione possono operare nella linea dei fini. I mezzi sono pochi, ma abbiamo la chiarezza del fine: tutelare la vita dal suo concepimento al suo epilogo, “dalla culla alla tomba”. Oggi più che in altri tempi è necessario tutelare la vita degli anziani che spesso vivono i loro ultimi anni nella solitudine, degli adolescenti che dopo la pandemia sono sempre più disorientati.

Esaltando poi la figura di p. Luggisi ha sottolineato che “il Consultorio è frutto di una rete di comuni intenti” di comuni valori, una rete tra le comunità ecclesiali, tra i sacerdoti, tra i sacerdoti e i laici.

Una frase molto forte, ma che ha dato un impulso a continuare nell’impegno è stata l’affermazione che le comunità parrocchiali senza il Consultorio sarebbero più povere, che Paternò senza il Consultorio sarebbe più povero. “È certo che bisogna annunciare, è certo che bisogna impegnarsi nel sociale ma è altrettanto certo che annuncio, celebrazione e carità vanno insieme.

Per la chiesa di Paternò il Consultorio è il riferimento per le comunità che mancano di queste dimensioni. “Punto di riferimento perché le vocazioni laicali delle nostre comunità confluiscono a dare un servizio. In una Chiesa che sa ascoltare, che sa guidare, i parroci e i diaconi devono indirizzare chi chiede aiuto lì dove può trovare risposte in persone competenti che vivono la loro ministerialità e santificano la loro quotidianità con la loro professionalità. Il laico per il battesimo vive la corresponsabilità all’interno della Chiesa, senza “dover chiedere il permesso al parroco o al vescovo”. Agisce nella carità.

Concludendo, citando Lazzati  l’Arcivescovo ha detto che “noi ci poniamo servi inutili, nella città dell’uomo per costruire una città a misura d’uomo con i suoi bisogni con le sue fragilità”. È nella città dell’uomo che la comunità cristiana, anche con questo Consultorio vuole dare segno della sua presenza a Paternò.

Quanta grazia e quanto impulso a continuare il servizio! Le sue parole hanno incoraggiati gli operatori a continuare lungo il cammino tracciato da don Luigi.

Dopo la celebrazione Eucaristica la direttrice del Consultorio Lucia Ciravolo ha descritto il servizio che viene offerto da quarant’anni a chi chiede aiuto. I servizi vengono offerti gratuitamente. Le competenze sono messe a servizio di chi ne fa richiesta. L’avvocato Massimo Messina, da parte sua, ha delineato la figura di padre Luggisi, uomo di grande fede, uomo di preghiera e di grande impegno sociale, che pur non avendo il consenso unanime della comunità ha continuato nel suo obiettivo e ancora oggi continua il suo servizio a favore di chi è nel bisogno. L’Arcivescovo ha poi visitato i locali del Consultorio e dell’Associazione. L’incontro si è concluso con un’agape fraterna e il taglio della torta per i quarant’anni di cammino.

La Presidente dell’Associazione Centro Promozione della Famiglia

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