di Don Antonino De Maria*

Nella chiesa di san Benedetto a Catania, il 18 gennaio, si è celebrata con una liturgia della Parola la XXXV Giornata di approfondimento e lo sviluppo del dialogo tra cattolici ed ebrei. Il tema di quest’anno, scelto insieme da UCEI e CEI, è incentrato sulla speranza e sull’immagine delle ossa aride che rinascono di Ez. 37, 1-14.

Il nostro Arcivescovo prendendo spunto dalle diverse esegesi del brano, nella prospettiva ebraica di attesa del Messia e nella prospettiva cristiana del compimento in Cristo, ha sottolineato il legame tra ebrei e cattolici e la necessità di crescere nel dialogo e nella consapevolezza del tantissimo che abbiamo in comune: il cristianesimo non può prescindere dalle radici ebraiche e soprattutto non può dimenticare quanto Paolo nella lettera ai Romani afferma: I dono del Signore sono irrevocabili. Nessuna sostituzione, dunque, ma un compimento che riconosciamo nella fede in Cristo. È tempo di condannare ogni attentato alla pace e alla libera convivenza e pregare il Signore con convinzione: la speranza e la rinascita nello Spirito richiedono un deciso cammino di conversione.

Il giorno seguente, nell’altrettanto bella cornice della Basilica Santuario della Madonna dell’Elemosina a Biancavilla, abbiamo iniziato il cammino itinerante della Settimana di Preghiera per l’unità dei Cristiani che vedrà anche le tappe di Paternò e Bronte, per concludersi a Catania il 25, organizzato dal Consiglio Ecumenico delle Chiese di Catania al quale partecipa anche il sottoscritto. L’Arcivescovo ha voluto essere presente a questo momento poiché nei prossimi giorni sarà a Roma per il Consiglio Permanente della CEI. Dopo aver sottolineato la vocazione ecumenica di Biancavilla, l’Arcivescovo ha indicato nel cammino ecumenico una priorità ed un orizzonte imprenscidibili nella vita e nella preghiera dei cattolici. L’incontro e l’accoglienza delle altre comunità cristiane richiede che “il sacramento del prossimo” diventi la forma delle nostre relazioni nell’attesa che il Signore dia compimento al nostro cammino verso l’unità eucaristica. L’eucarestia si prepara amandoci gli uni gli altri veramente. Il tema di questa settimana preparata dalle Chiese del Burkina Fasu è, infatti, il duplice comandamento dell’amore. Non possiamo dire di amare Dio senza amare il prossimo come fratello uscendo dall’orizzonte dei “nostri” e accogliendoci gli uni gli altri.

Occorre approfondire l’idea cattolica di ecumenismo come espressa dai documenti del Magistero Conciliare e del Decreto per l’ecumenismo. Anche questo può essere oggetto di quel cammino per l’iniziazione cristiana, in tutti i momenti della vita, che la nostra Arcidiocesi sta vivendo in questa fase sinodale del discernimento. Il 26 insieme all’ufficio per la Catechesi ci metteremo in ascolto dei fratelli delle Chiese che aderiscono al Consiglio Ecumenico delle Chiese di Catania per avere uno sguardo arricchente per il nostro stesso ripensamento dell’iniziazione cristiana.

L’Ufficio per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso è a disposizione della comunità diocesana e pronto a collaborare ad incontri fi formazione a tutti i livelli. Siamo grati per l’interesse e l’incoraggiamento che il nostro Arcivescovo ci riserva. Ogni comunità viva al suo interno un momento di riflessione e di preghiera utilizzando il Sussidio della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani.

*Direttore dell’ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Diocesi di Catania

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *