Alla luce della riflessione su Don Lorenzo Milani e su Rosso Malpelo proposta lo scorso anno scolastico da Mons. Luigi Renna, Arcivescovo di Catania, nasce il progetto “Amicidi Rosso Malpelo” per stimolare l’impegno degli studenti della Secondaria di II Grado a favore dei loro compagni più piccoli, creando un’associazione informale di volontari per il recupero scolastico. Vuole essere una rete educativa che mostri quanto bene gli adolescenti sono capaci di compiere, e, al tempo stesso, favorisca il rapporto tra la Chiesa locale e il mondo della scuola, e l’impegno concreto contro la dispersione scolastica nel territorio diocesano.

Il progetto sarà presentato da Mons. Luigi Renna martedì 30 gennaio alle ore 19.30 presso in Salone dei Vescovi in Via Vittorio Emanuele, 159 a Catania.

“La testimonianza del Beato Padre Pino Puglisi, su cui ci stiamo soffermando quest’anno – spiega il direttore della Pastorale scolastica, prof. Marco Pappalardo – ci esorta maggiormente a coinvolgere i nostri studenti in modo sistematico, così come “3P” ha fatto a Brancaccio”. I tre Uffici Pastorali impegnati nella scuola e per la scuola – Pastorale Scolastica, Dispersione Scolastica (direttrice la dirigente Agata Pappalardo), Ufficio Scolastico per gli Insegnanti di Religione Cattolica direttore don Roberto Mangiagli) lavorano insieme per coordinare questo servizio già in atto in diverse zone della Diocesi, nonché nei quartieri più difficili e in alcuni paesi. Diverse parrocchie, movimenti e associazioni operano da tempo in questo ambito, dunque sono già una risorsa importante e un modello per quanto sta nascendo e nascerà altrove.

Nelle Scuola Secondarie di II Grado la proposta è stata rivolta agli studenti del Triennio: si tratta di dedicare almeno una volta a settimana due o tre ore per aiutare nello studio gli alunni della primaria o della Secondaria di I Grado. L’adesione è libera e volontaria, potrà essere “certificata” alla fine dell’anno per il credito formativo, ma anche considerate come ore PCTO.

I luoghi in cui si svolge l’attività settimanale saranno alcune parrocchie o realtà ecclesiali individuate, le quali hanno un referente in loco per accogliere gli studenti volontari. Gli studenti, coordinati da un docente referente della propria scuola, svolgono l’attività nel luogo a loro più vicino, nei pressi della scuola che frequentano o della loro abitazione, ma anche spostandosi altrove se autonomi. I giorni possibili (che dipendono dalle singole realtà ospitanti) sono in media dal lunedì al venerdì, orientativamente dalle ore 15 alle ore 18.

Ci sono anche docenti (in servizio o in pensione) che si mettono in gioco con gli alunni nello svolgimento del servizio, poiché – sulla scorta di esperienze già in atto e del “metodo Don Puglisi” – è un’ottima occasione educativa e di testimonianza.

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