In occasione della Giornata internazionale delle donne, Avvenire lancia per il secondo anno la campagna di comunicazione, sensibilizzazione e solidarietà #AvvenireDonnePerlaPace, dedicata a Vivien Silver, pacifista uccisa da Hamas lo scorso 7 ottobre. Sulle pagine del quotidiano, sul sito e sui social, a partire dall’8 marzo, troverà spazio la voce di decine di donne impegnate in processi di pacificazione in tutto il mondo. Premi Nobel per la pace come l’iraniana Shirin Ebadi, la yazida Nadia Murad, la filippina-americana Maria Ressa; mediatrici di fama internazionale come la ruandese Godeliève Mukasarasi, la nordirlandese Monica McWilliams o la serba Natasa Kandic. Le voci raccolte diventeranno poi una miniserie podcast e un libro nei prossimi mesi.

Non solo. Il quotidiano promuoverà una raccolta fondi per finanziare un progetto educativo in Israele, presso la scuola primaria di Neve Shalom Wahat al-Salam, l’unica in Israele dove gli allievi sono metà israeliani e metà palestinesi e si insegna nelle due lingue. Le donazioni serviranno a creare spazi di dialogo per consentire alle mamme di religioni diverse di continuare a educare sé stesse e i loro figli alla pace nonostante la guerra in corso.

Rientra nella campagna anche l’impegno per un’iniziativa legislativa europea per le donne nei negoziati di pace. La collaborazione scientifica con l’Università Cattolica infatti ha dato vita a una petizione inviata al Parlamento europeo, che chiede alle istituzioni comunitarie di adoperarsi per l’implementazione dell’Agenda Donne Pace e Sicurezza.

Nel progetto, che proseguirà per tutto l’anno, Avvenire, grazie a una partnership con lo Ied-Istituto europeo di design, si avvarrà della collaborazione di giovani donne per la realizzazione delle illustrazioni che lanceranno l’iniziativa sui social e sul giornale, con l’obiettivo di sensibilizzare i giovani, invitandoli a ragionare su come si comunica la pace. Gli artwork delle protagoniste coinvolte sono stati realizzati dalle studentesse del corso di Illustrazione Ied Roma e dalle due Alumnae Gaia Magnini e Marta Stabile. Il lavoro è stato supervisionato da Max Giovagnoli, coordinatore della Scuola di Arti Visive Ied Roma. Ideato invece da una giovane profuga afghana ora rifugiata in Pakistan il logo dell’intera iniziativa, in ideale continuità con la campagna del 2023 #Avvenireperdonneafghane.

Secondo il direttore di Avvenire Marco Girardo, la campagna 2024 «dimostra ancora una volta l’impegno e l’attenzione del quotidiano verso temi di grande importanza, spesso lontani dall’attenzione dell’opinione pubblica, al fine di promuovere e aprire la strada ad un cambiamento importante attraverso la buona informazione, seguendo la linea di un piano editoriale che intende sempre più rimpiazzare il sensazionale con il fondamentale e, soprattutto nella rinnovata edizione cartacea, il recente con il rilevante».

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