“Intelligenza artificiale e pace”. E’ stato il tema dell’incontro, svoltosi nella mattinata di venerdì 5 aprile, presso l’auditorium degli istituti del Polivalente di San Giovanni La Punta, nell’ambito del “Progetto Scuola, Arte e Pace” voluto da don Gaetano Sciuto, parroco di S. Maria della Pace chiesa madre di Tremestieri Etneo e direttore dell’Ufficio Catechistico diocesano di Catania, con il supporto del prof. Lazzaro Napolitano, diacono e già docente del “De Nicola”, in occasione dei festeggiamenti in onore della patrona, Maria SS.ma Madre della Pace. All’incontro, cui hanno partecipato gli alunni e docenti delle quinte classi degli istituti del Polivalente (De Nicola, Majorana, Emilio Greco e Galileo Ferraris), hanno relazionato, con la moderazione del prof. Giuseppe Caramia, il dirigente scolastico dell’Istituto Tecnico Galileo Ferraris ingegner Davide Platania e i professori Massimiliano Salfi, docente di “Informatica medica” ed “Elaborazione di segnali biomedici e tecnologie per l’eHealth” dell’Università di Catania e don Antonino Sapuppo, direttore dell’Istituto Teologico “S. Paolo” di Catania e docente di “Teologia morale in Bioetica”.

Il prof. Salfi, raccontando l’esperienza personale di vita e professionale ha dato ragione degli sviluppi, soprattutto in campo biomedico e  diagnostico, delle metodiche oggi resi possibili dall’uso dell’Intelligenza Artificiale a favore delle persone con  disabilità in generale, e quella visiva in particolare, sottolineando la bontà della tecnica in sé stessa, quando non utilizzata a scopi impropri. “Nata per copiare l’intelligenza naturale, quella artificiale deve essere a servizio dell’uomo e non in sostituzione dell’uomo. Sulla stessa linea l’intervento del prof. Sapuppo, a dare forza al concetto di responsabilità anche quando facciamo un semplice click sulla tastiera. “Siamo chiamati a non strafare, a non utilizzare l’Intelligenza Artificiale come l’unica fonte di verità senza fare riferimento all’intelligenza del cuore, a porre attenzione alle conseguenze delle nostre azioni e all’incognito possibile”.

Dalle numerose domande poste ai relatori possiamo ritenere molto proficuo l’incontro formativo che, nelle parole conclusive dell’ing. Platania, ha  sottolineato la fiducia nel saper affrontare una rivoluzione, che potrebbe anche travolgerci, e nella sua utilizzazione a servizio dell’uomo e della sua dignità di persona; una tecnologia a disposizione dell’uomo nelle nostre mani per utilizzarla, responsabilmente, sempre per scopi utili al prossimo. E rivolgendosi agli studenti “sia il vostro obiettivo quello di approfondire il settore di  studio nell’interesse del vostro futuro, imparando a padroneggiare questi strumenti”.

E’ stato anche detto che la pace duratura potrebbe sembrare un’utopia. Ma, di certo, la pace la si costruisce con un sistema di relazioni e di dialogo: e solo se l’uomo lo vuole veramente! Di questo si parlerà anche il venerdì 19 aprile, giorno ultimo dei festeggiamenti della Madonna della Pace, presso il Parco Sac. S. Consoli, alle ore 9:00, nel corso della presentazione della “Giornata della giustizia, della pace e della custodia della casa comune”, alla sua seconda edizione, che ha coinvolto anche gli studenti della scuola secondaria di primo grado e primaria, a cui hanno partecipato i volontari del Galileo Ferraris, dell’Emilio Greco, del Majorana e del De Nicola, dell’Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Pax Christi, Emergency, Comunità di Sant’Egidio e Libera, oltre alle scuole del territorio (De Amicis e Teresa di Calcutta).

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