Nella Basilica Cattedrale Sant’Agata V.M. di Catania si è svolta la conferenza di presentazione del nuovo libro del dott. Nicolò Fiorenza, giovane storico dell’arte che recentemente ha ricevuto l’incarico di ispettore regionale onorario della Sicilia dall’Assessorato regionale ai Beni culturali e all’Identità siciliana. L’evento, organizzato dall’Istituto culturale italiano Alessandro Scarlatti, ha ottenuto il patrocinio del Ministero della Cultura, dell’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, dell’Assemblea Regionale Siciliana, del Comune di Catania e dell’Arcidiocesi di Catania.

“La Cattedrale di Catania – Il dettaglio silenzioso”, questo il titolo del libro, è stato presentato alla presenza di S. E. Mons. Luigi Renna, Arcivescovo Metropolita di Catania, che ne ha curato la prefazione, di Mons. Barbaro Scionti, Parroco della Basilica Cattedrale di Catania, di Enrico Trantino, Sindaco di Catania, di Donatella Aprile, Soprintendente dei Beni Culturali di Catania, e di Gianfranco Pappalardo, responsabile dell’Istituto Culturale Scarlatti.

Si tratta di un libro frutto di un’attenta ricerca nata ai tempi della formazione dell’autore e maturata in un itinerario che si prefigge di coinvolgere il lettore e di spingerlo ad una visione più consapevole e attenta della Cattedrale di Catania. Un lavoro che fa seguito ad altre due pubblicazioni, “Ancone Rinascimentali in Sicilia” e “Messina Città Perduta”. “Il dettaglio silenzioso è ciò che potenzialmente è visibile agli occhi di tutti ma che in realtà è sconosciuto ai più – ha spiegato Nicolò Fiorenza – Questo volume è un itinerario attraverso tutti i capolavori che si nascondono all’interno della Cattedrale, dai dipinti alle sculture, senza tralasciare quelli più noti, come la Cappella di Sant’Agata. Analizzo poi l’importante storia della ricostruzione della Cattedrale – prosegue l’autore – anche mostrando foto inedite su come si presentava il luogo di culto prima dei restauri degli anni ’20 e ’50. La Cattedrale di Catania è il tempio della fede massima, dove tutto ebbe inizio quando San Pietro mandò San Berillo a ricoprire il ruolo di primo Vescovo. Arte e storia si intrecciano in una piazza che è uno dei palcoscenici più belli d’Italia. Dare ulteriore valore a questa magnifica Cattedrale – conclude Fiorenza – con tutti i suoi secoli alle spalle, era un atto dovuto”.

L’Arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna, presente alla conferenza, ha apprezzato il lavoro del dott. Nicolò Fiorenza: “Le opere che noi abbiamo – ha detto Renna – sono opere uniche e alcune sono davvero stupende, come quella del Suppa, che troviamo in copertina, la missione che San Pietro affida a San Berillo, indicandogli la strada verso Catania, o come la nostra Cappella di Sant’Agata. Il dettaglio è silenzioso perché non parla all’occhio della persona distratta, ha bisogno di contemplazione, ha bisogno di soffermarsi. È silenzioso, ma parla. E chi gli permette di parlare? Chi fa ricerca. E Nicolò Fiorenza gli permette di parlare raccontando la loro storia, la loro committenza”.Dettagli silenziosi che continuano a meravigliare chi opera quotidianamente all’interno della Cattedrale, come ha spiegato Mons. Barbaro Scionti, parroco della Basilica Cattedrale di Sant’Agata.

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