È Luigi Pirandello e le sue maschere l’icona protagonista della dodicesima edizione del festival siciliano più atteso dagli amanti dei fumetti. Anche quest’anno l’Arcidiocesi di Catania entra con un suo stand all’interno delle Ciminiere, in quello che ormai da 12 anni è diventato uno dei più importanti eventi tematici del sud Italia. La fiera internazionale del fumetto, del gioco e della cultura pop, può vantare oltre 100mila visitatori nella scorsa edizione.

La presenza della Diocesi è stata garantita grazie al lavoro dell’Ufficio per le Comunicazioni Sociali in collaborazione con la Libreria San Paolo di Catania, e alla grande disponibilità degli organizzatori dell’evento, tra cui il direttore Antonio Mannino. Insieme, hanno permesso di portare all’interno della fiera centinaia di titoli di fumetti religiosi e copie omaggio di Popotus (inserto settimanale di Avvenire dedicato ai più Piccoli) e di Avvenire Catania.

«Etna Comics è sempre un grande evento culturale che merita attenzione – ha detto Mons. Renna in visita alla fiera – per noi è importante essere qui perché c’è tanta gente, soprattutto giovani, e perché si fa cultura. La nona arte, il fumetto, è un veicolo di evangelizzazione. Abbiamo manga su Gesù, così come tanti fumetti sulla vita di Cristo, sulle storie della Bibbia e sulla vita dei Santi. Il fumetto è un mezzo di evangelizzazione, ma è anche un incontro con l’arte e le espressioni più belle della fantasia, della ricerca del vero e dei disagi che si possono incontrare. Come tutte le arti, il fumetto esprime profondamente l’umano, ed è per questo che merita attenzione. Non solo perché, ripeto, è un veicolo di evangelizzazione, ma perché attraverso di esso incontriamo l’uomo. Per questo, come diceva Pirandello, è importante togliersi le maschere».

Mons. Luigi Renna ha approfittato della mattinata per girare tra i vari stand, acquistando diversi fumetti, scherzando e chiacchierando con i molti visitatori e cosplay che, come ogni anno, con i loro costumi e i loro colori, rendono unica la manifestazione.

All’interno dello stand dell’Arcidiocesi molti visitatori hanno avuto modo di fermarsi e sfogliare: Bibbia e Vangelo a Fumetti, storie dei santi e della Chiesa, con grafiche avvincenti per nulla inferiori a quelle dei supereroi Marvel e DC o dei tantissimi eroi asiatici che tanto appassionano i ragazzi. In questo spazio, tra gli ospiti della Diocesi, c’era Fabia Mustica, che ha realizzato un fumetto proprio su Sant’Agata. Con grande disponibilità si è fermata ad autografare e personalizzare molte copie del suo lavoro.

«Mi congratulo con gli organizzatori – ha aggiunto il Vescovo – perché hanno scelto di celebrare un autore famoso in tutto il mondo, un grande siciliano e premio Nobel: Luigi Pirandello. La sua arte ci parla ancora oggi, soprattutto la sua filosofia di vita e la sua ricerca del vero. Togliersi le maschere è essenziale perché, come diceva Pirandello, ha incontrato poche persone che esprimono profondamente la verità del loro essere; molti si nascondono semplicemente. Ma arriva il momento in cui quella maschera si liquefa e viene fuori l’uomo. Se questo processo avviene nella nostra vita, non dobbiamo avere paura. Pirandello ci invita, in fondo, a fare verità, qualcosa che incrocia l’annuncio cristiano nel quale Dio vuole rivelare in Cristo l’uomo a se stesso. Quando la cultura incontra il Vangelo e quando il Vangelo incontra la cultura, allora possiamo dire che si realizza qualcosa di grande per il bene dell’umanità».

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