Giuseppe Adernò – ex preside, e giornalista – ha curato la raccolta e la pubblicazione dell’ultimo manoscritto della pedagogista e scrittrice catanese sr Rosetta Calì, scomparsa nel febbraio 2020. Il saggio è stato presentato presso l’Istituto Salesiano Maria Ausiliatrice di Catania nell’ambito del progetto “Maggio dei libri 2024: se leggi ti lib(e)ri”, insieme con Don Paolo Buttiglieri e l’On. Giovanni Barbagallo. Questo non è certo l’unico libro scritto e pubblicato da sr Rosetta. Per molti anni pregiata docente di pedagogia presso lo storico istituto magistrale delle suore salesiane di via Caronda. Messasi in pensione suor Rosetta promise a chi la amava che avrebbe scritto un libro ogni anno per continuare ad aver cura dei suoi giovani ed aiutarli a crescere, come Don Bosco le aveva insegnato.

Questo suo ultimo saggio ha un titolo programmatico, invita i giovani adolescenti di oggi che vivono in un mondo tecnoliquido ad esercitare correttamente e regolarmente la mente e il cuore per allenarsi a vincere la coppa del mondo. Leggendo il suo libro si comprende che questa coppa non è altro che l’integrità psicofisica dei giovani, i quali, iperstimolati e condizionati dai social networks, finiscono col credere che l’apparire conti più dell’essere. L’abitudine alla buona lettura può aiutare a mantenere viva la loro naturale capacità di discernimento e la corretta decodificazione della realtà evitando di appiattire le loro menti. Il libro è pieno di citazioni e riferimenti culturali che invitano alla lettura delle fonti e alla meditazione. Scrive l’autrice che i giovani devono saper “filtrare, dubitare, discutere, porsi domande su ogni messaggio e problema” che la vita quotidiana pone loro innanzi. “L’interrogarsi – continua– facilita l’introspezione, il raccogliere i propri pensieri, sentimenti ed emozioni, il mettere a fuoco la propria identità”.

Una lettura di qualità può diventare il punto di partenza per un perfetto equilibrio tra mente e cuore.

Quest’ultimo rende capaci di affrontare la vita nel modo giusto, nella certezza che non è l’abito che indossiamo che ci fa belli ed importanti, ma ciò in cui crediamo e che ci portiamo dentro. Il libro si rivolge agli educatori, ma parla direttamente al cuore dei giovani, dà loro del tu. Li invita all’allegria e a tenere vivi i propri sogni, come insegnava San Giovanni Bosco ai suoi ragazzi. Esorta a credere nel futuro, a non arrendersi mai, ad aiutare il prossimo pensando che gli altri siamo noi. In un mondo in cui i giovani sono spesso diffidenti, insoddisfatti, ansiosi e spesso persino depressi, il libro di questa moderna pedagogista si erge come una luce di speranza, una mano tesa ad aprire nuove porte ai nostri giovani. L’autrice, sempre al passo con i tempi e consapevole dei rischi legati ad un uso spropositato di internet, oggi avrebbe certo scritto un saggio sull’intelligenza artificiale, mettendo in guardia i giovani ancora una volta.

Della stessa autrice segnaliamo anche: La relazione educativa nell’era digitale (2012), Palla al centro, il valore pedagogico dello sport (2013) presso le Edizioni Paoline, l’Educatore di rete (2014), Profili digitali under 30 (2015), La comunicazione vincente (2017), Happy young, trucchi per la gioia nell’era di internet (2018), New media education, per un mondo più umano(2019) editi presso la casa editrice Passione Educativa. A voi il piacere della lettura.

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