«I Salmi non sono solo parole antiche, ma storie di vita vissuta, di abbandono e rinascita». Don Antonino La Manna descrive il cuore del Festival Biblico, che torna a Catania dal 16 al 18 maggio, con un invito a riscoprire il libro della preghiera biblica sotto una luce nuova, più vicina all’esperienza umana. In un tempo in cui molti si sentono smarriti e fragili, questo evento propone di incontrare i Salmi non come testi distanti, ma come voci vive che raccontano paure, solitudini, ferite dell’anima e la possibilità di rinascere.«I Salmi sono un libro infinito, che attraversa secoli ma arriva fino a noi con la stessa forza», spiega don Antonino.

«Sono preghiere, che ci insegnano che non siamo mai soli»

Il Festival non è solo un’occasione di riflessione biblica, ma un’esperienza culturale e umana che coinvolge diverse anime del territorio etneo: giovani, associazioni, artisti, studiosi e comunità ecclesiali che, con le loro storie, danno vita e carne a questi testi millenari.Tra le esperienze proposte, testimonianze di chi accoglie chi è stato abbandonato, momenti di arte e musica che traggono ispirazione dai Salmi, e performance di poesia e danza che traducono in emozioni la parola sacra. L’arte è un linguaggio universale che accompagna e illumina il testo biblico. Un ruolo speciale, infatti, avranno gli studenti e i docenti del Liceo Artistico ‘Lazzaro’, che con un’estemporanea di pittura a cielo aperto daranno vita a immagini ispirate alla speranza dei Salmi, portando così la creatività e l’entusiasmo giovanile al cuore del Festival.”

«Partire dal Salmo 22, il grido di abbandono di Gesù sulla croce, significa confrontarsi con il limite estremo della condizione umana, ma anche scoprire che in quel limite può esserci una porta aperta verso la speranza», spiega don Antonino. Il Festival Biblico è aperto a tutti, credenti e non, e si svolge in luoghi significativi della città, come il Museo Diocesano, il chiostro di Santa Maria di Gesù e la Basilica Cattedrale, creando un dialogo tra fede, arte e vita quotidiana.«Non è solo un momento di scuola, ma un’esperienza vitale in cui la Bibbia diventa carne e sangue», sottolinea don Antonino, invitando Catania a farsi partecipe di un percorso che illumina le nostre fragilità e rilancia la speranza. Un’occasione preziosa per riscoprire come i Salmi, con la loro forza poetica e spirituale, possano diventare un sostegno concreto per chi cerca senso, conforto e coraggio nell’esistenza di ogni giorno.

Tre giorni di eventi​ e testimonianze

La tre giorni del Festival si aprirà nel pomeriggio del 16 maggio con l’incontro “Mi sollevò dalle grandi acque…” (Sal 18,17): storie di abbandono e rinascita, che attraverso il format Dialoghi vuole offrire un’interpretazione “vissuta” del Samo 18 (17),5 con testimonianze di abbandono e fiducia ritrovata in Dio e nella vita dopo esperienze di dolore e difficoltà. A sera, il chiostro francescano della chiesa di S.M. di Gesù ospita una  Meditazione sotto le stelle sul Salmo 8, guidata da p. Antonino La Manna e Arianna Rotondo, con la partecipazione dei poeti del Centro di Poesia contemporanea e dell’etnoantropologo e musicista Giuseppe Sanfratello.

Il 17 maggio il Festival biblico arriva nel cuore della città, nel giardino-villetta della Basilica Cattedrale, teatro di unestemporanea di Pittura a cielo aperto e scultura dal titolo Dipingere la Speranza, ispirata dalla lettura di questo tema nei Salmi, con protagonisti studenti e docenti del Liceo Artistico “Lazzaro” di Catania. Nel pomeriggio si terrà l’Incontro biblico (Giorno&Notte) “Tu mi hai ascoltato” (Sal 22,22): la danza dell’abbandonato con l’introduzione del biblista Giacomo Perego. L’evento sarà animato dalle letture di p. Carmelo Raspa e una performance di teatro-danza a cura del coreografo La Ferla, con le danz‘attrici Valentina Corrao e Maddalena Serratore. La domenica del 18 maggio ospiterà il Salterio dei poeti con la poetessa Elisa Longo e la sua traduzione in versi del Salmo 116. Chiude il Festival il concerto (coordinato dall’Associazione Atacanì) dei gruppi musicali e cori non professionisti, presso il Teatro della Parrocchia San Luigi alle ore 20, che si esibiranno su brani ispirati a Salmi che cantano di cadute e prove della vita capaci di portare alla salvezza grazie ad un incontro che ridona la speranza.

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