La CISL Scuola, data la situazione attuale d’emergenza sanitaria, già da mesi chiede, per quanto concerne i concorsi, di attuare novità e procedure volte ad accelerare il normale iter, in materia di reclutamento: confermando cioè i precari negli attuali posti e procedendo alla stabilizzazione dei docenti con concorsi riservati per titoli.

Purtroppo il Ministero della Pubblica Istruzione risponde semplicemente che tale soluzione non è accettabile in quanto non prevista dalla normativa vigente evitando qualsiasi confronto.

La CISL Sicilia, per voce della Segretaria Regionale Prof.ssa Francesca Bellia, in merito chiede un  concorso straordinario per titoli e servizio per l’assunzione a tempo indeterminato del personale docente di Religione Cattolica. Detto concorso, deve essere riservato agli insegnanti inseriti nelle graduatorie regionali che hanno svolto un periodo di almeno tre anni di servizio e a coloro che, avendo superato il concorso del 2004, non sono però entrati di ruolo.

Ovviamente in questo sistema devono rientrare anche i docenti di Religione Cattolica, secondo quanto sostiene la Bellia, anche in un recente incontro che si è svolto a Palermo, e la Segretaria Nazionale CISL Scuola Prof.ssa Ivana Barbacci con delega all’IRC, in quanto moltissimi docenti insegnano da svariati anni e tanti hanno superato il famoso e unico concorso del 2004 senza però rientrare nella quota del 70% prevista dalla legge 186/2003.

Il Prof. Carmelo Mirisola, Referente regionale IRC per la CISL Scuola Sicilia afferma che sarebbe auspicabile lo scorrimento della graduatoria regionale previsto dalla legge 159/2019 in attesa del concorso per titoli e servizi, questo per porre rimedio a quella diseguaglianza esistente tra questa tipologia di docenti e le altre e dare una risposta concreta ed immediata a quanti, da troppi anni, attendono l’immissione in ruolo.

Ad oggi, nonostante i numerosi solleciti che, sia la Segreteria Nazionale che quella Regionale hanno fatto per ottenere un confronto e poter discutere anche della situazione di questa categoria di lavoratori, non vi è stata alcuna risposta da parte del Ministro Azzolina. L’O. S., non volendo lasciare indietro nessuna categoria, continuerà ad insistere perché questo possa avvenire e si possa ottenere una conclusione soddisfacente per gli IdR.

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