di Daniela Cocina

Riscoprire la bellezza di un momento di intensa spiritualità. Anche quest’anno le solennità adranite dedicate a San Pietro, San Nicolò Politi e la Madonna della Catena saranno all’insegna della sobrietà. Molti resteranno delusi da questa scelta, ma gli effetti della Pandemia sulle nostre abitudini di vita e sulla devozione popolare sono tangibili. Il Covid 19 è, a tutti gli effetti, uno “spartiacque” che ha determinato un cambiamento radicale del modus vivendi, con uno stop alle celebrazioni affollate e alle processioni cittadine.

Come lo scorso anno le “feste d’agosto” di Adrano saranno un momento religioso privo della dimensione folcloristica (volata dell’Angelo, processioni dei simulacri dei Santi e fuochi pirotecnici). Bisogna ricordare che dallo scorso 19 Aprile la cittadina etnea, a seguito delle dimissioni del Sindaco Angelo D’agate, è stata commissariata ed anche per questo motivo i fondi per i festeggiamenti scarseggiano (spese per il service audio e allestimento del palco). Del programma allestito per l’occasione abbiamo parlato con Don Pietro Strano, Vicario Foraneo di Adrano e Parroco di San Pietro.

“Quest’anno – spiega Don Pietro – le celebrazioni in onore di San Pietro avverranno all’interno dell’omonima chiesa. Lo scorso 20 giugno la chiesa è stata riaperta al pubblico dopo quasi tre anni di lavori di manutenzione, per via del terremoto che ha colpito Adrano nell’Ottobre 2018. Il triduo in onore di San Pietro inizierà il 29 luglio ed avrà come momento culminante la celebrazione delle 19, con la riflessione sul tema Chiesa: Comunità in cammino curata da Padre Nino Portale.

Domenica 1 agosto la messa solenne sarà celebrata alla 19,30 nella piazzetta antistante la Chiesa e presieduta da Monsignor Giuseppe Schillaci, Vescovo di Lamezia Terme. Abbiamo ritenuto opportuno che il simulacro di San Pietro non sia esposto fuori nella piazza, ma resterà all’interno della Chiesa per l’omaggio dei fedeli”. 

Anche per San Nicolò Politi, la cui devozione è molto sentita dagli adraniti, si è scelto di dare spazio solo alle celebrazioni religiose. Al momento l’ipotesi più accreditata è quella di celebrare, come lo scorso anno, le Sante messe nella piazzetta davanti alla chiesetta di San Nicolò. Forse non tutti sanno che la chiesetta dedicata al Santo eremita venne fondata per iniziativa del Barone Spitaleri nel 1670, nel posto in cui probabilmente sorgeva la casa natia. La chiesetta subì gravi danni a seguito del terremoto del 1693 e venne riedificata e decorata con pregevoli stucchi nel 1791.

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