di Don Antonino De Maria

“La Chiesa di Dio è convocata in Sinodo. Il cammino, dal titolo «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione», si aprirà solennemente il 9-10 ottobre 2021 a Roma e il 17 ottobre seguente in ogni Chiesa particolare. Una tappa fondamentale sarà la celebrazione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, nell’ottobre del 2023[1], a cui farà seguito la fase attuativa, che coinvolgerà nuovamente le Chiese particolari (cfr. EC, artt. 19-21). Con questa convocazione, Papa Francesco invita la Chiesa intera a interrogarsi su un tema decisivo per la sua vita e la sua missione: «Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio»[2]. Questo itinerario, che si inserisce nel solco dell’«aggiornamento» della Chiesa proposto dal Concilio Vaticano II, è un dono e un compito: camminando insieme, e insieme riflettendo sul percorso compiuto, la Chiesa potrà imparare da ciò che andrà sperimentando quali processi possono aiutarla a vivere la comunione, a realizzare la partecipazione, ad aprirsi alla missione. Il nostro “camminare insieme”, infatti, è ciò che più attua e manifesta la natura della Chiesa come Popolo di Dio pellegrino e missionario.”

Così inizia il Documento preparatorio della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.

Questo testo sottolinea in modo evidente quanto è emerso già precedentemente sulla sinodalità: non si tratta di un metodo nuovo ma di uno stile nel quale si manifesta e si attua ciò che la Chiesa è come Popolo di Dio pellegrino e missionario. La Chiesa non è una realtà statica e immutabile: essa si muove nella storia come una comunione tra Dio e gli uomini che porta con sé la ricchezza e le debolezze della sua Storia e che non annuncia se stessa bensì Colui che l’ha convocata, eletta, scelta e che ne è lo Sposo in una unità così profonda che ne è il corpo, una cosa sola con Lui. Un corpo vivo e perciò niente di meno statico che come dice il salmista assomiglierebbe agli idoli di questo mondo.

Ciò significa che manifestazioni di sinodalità esistono da sempre magari a volte soffocate da una eccessiva attenzione alla stabilità dell’istituzione. La sinodalità certo non comincia il 10 ottobre ma la Chiesa viva e peregrinante, sorretta dallo Spirito e annunciatrice del Vangelo nella storia dell’umanità è sempre esistita.

Nella nostra Arcidiocesi due realtà che andrebbero meglio conosciute precedono questo movimento di ascolto, condivisione, appartenenza e comunione: si tratta del Circolo Laudato Sì- Catania Casa Comune alla quale aderiscono diverse associazioni, partner ecumenici e non-cristiani, insieme alla Consulta delle Aggregazioni Laicali, con l’approvazione del nostro Arcivescovo e l’evento organizzato insieme dalle Consulte della Metropolia al quale ha aderito anche la Diocesi di Nicosia. Insieme il Popolo di Dio, laici e Vescovi hanno deciso di mettersi in ascolto della Fratelli tutti e gli uni degli altri.

È un tentativo nuovo organizzato come capofila dalla nostra Consulta e che già dal titolo riecheggia uno stile desiderato, cercato e in movimento di crescita: “ In cammino sinodale per essere Fratelli tutti”. L’iniziativa ha subito ricevuto entusiastica accoglienza non solo tra le aggregazioni laicali ma anche tra i Vescovi delle 4 Diocesi interessate: Catania, Acireale, Caltagirone e Nicosia che saranno presenti e interverranno nel corso del Convegno che si svolgerà a Catania il 25 settembre presso il Seminario Arcivescovile.

 Ci auguriamo che sia un buon esempio per tutte le comunità locali e l’inizio di un nuovo modo di vivere la presenza missionaria in questo nostro tempo così carico di bellezza e di tensioni.

Allo Spirito Santo, all’intercessione di Maria e dei nostri Santi, alla preghiera di tutti affidiamo questo nostro impegno.

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