di Mariangela Signorello

Si è tenuto a Matera, dal 22 al 25 settembre scorsi, il XXVII Congresso Eucaristico Nazionale, promosso dalla CEI, in collaborazione con la diocesi di Matera-Irsina, guidata dal suo pastore, S.E. Mons. Pino Caiazzo, dal tema “Torniamo al gusto del pane. Per una Chiesa eucaristica e sinodale”.

La “Città dei Sassi” si è offerta quale magnifica cornice, accogliendo nei giorni del congresso circa 800 delegati provenienti da oltre 160 diocesi italiane, insieme a 80 Vescovi e ancora pellegrini, che hanno vissuto quattro giorni intensi, durante i quali momenti di preghiera si sono succeduti a momenti di meditazione e condivisione, ponendo al centro l’importanza dell’Eucarestia nella vita di ciascun credente e della Chiesa.

Presente anche una delegazione della diocesi di Catania, la quale, formata da un rappresentante della GiFra, uno dell’Azione Cattolica, la coppia responsabile dell’Adorazione Eucaristica perpetua in Sicilia, suor Angela e suor Maria Maddalena, delle Sorelle Francescane del Vangelo, è stata affidata alla custodia di padre Pasquale Munzone, cerimoniere diocesano, e arricchita dalla presenza del cerimoniere della diocesi di Siracusa, padre Massimo Di Natale.

Ad impreziosire la delegazione è stata la presenza di S.E. Mons. Luigi Renna durante i giorni materani.

Oltre ai momenti di preghiera condivisi, i momenti di Adorazione, la Via Lucis Eucaristica e la Processione Eucaristica lungo le strade di Matera, occasioni di riflessione intensa e profonda sono state fornite dalle meditazioni proposte da S.E. Mons. Gianmarco Busca, Vescovo di Mantova e Presidente della Commissione Episcopale per la liturgia, e dalla dott.ssa Giuseppina De Simone, docente presso la Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale.

«È stata un’esperienza di fraternità e di gioia attorno alla mensa del Signore nell’ascolto della sua Parola e nella partecipazione all’Eucarestia» così racconta don Pasquale al ritorno da Matera, e aggiunge: «Tornare al gusto del pane significa gustare la Messa perché possa generare una vera forma comunitaria. Nell’Eucarestia si ha ogni giorno l’esperienza di autentica fraternità perché possa essere strumento di comunione tra i fratelli. E il cammino sinodale ci aiuta a scoprire la centralità dell’Eucarestia perché pian piano ci fa rendere conto che il “camminare insieme” non è un corredo, un qualcosa in più, ma è l’essenza della Comunità. L’Eucarestia, quindi, non è un dono personale ma comunitario perché genera fraternità e condivisione. La fraternità, certamente, è un dono fecondo ma difficile da realizzare perché mette insieme la diversità di pensiero e di stile. Solo aprendosi alla diversità si può creare fraternità perché essa non è mai nemica dell’unico percorso di fede».

A conclusione del Congresso, la celebrazione della Santa Messa presieduta da Papa Francesco, presso lo stadio “XXI Settembre – Franco Salerno” di Matera, domenica 25 settembre.

Il Santo Padre, nella sua omelia, ha ricordato il primato che Dio deve assumere nelle vite di tutti: «L’Eucaristia è profezia di un mondo nuovo, è la presenza di Gesù che ci chiede di impegnarci perché accada un’effettiva conversione: dall’indifferenza alla compassione, dallo spreco alla condivisione, dall’egoismo all’amore, dall’individualismo alla fraternità».

Ed ha proseguito, esortando: «Sogniamo una Chiesa eucaristica. Fatta di donne e uomini che si spezzano come pane per tutti coloro che masticano la solitudine e la povertà, per coloro che sono affamati di tenerezza e di compassione, per coloro la cui vita si sta sbriciolando perché è venuto a mancare il lievito buono della speranza. Una Chiesa che si inginocchia davanti all’Eucaristia e adora con stupore il Signore presente nel pane; ma che sa anche piegarsi con compassione dinanzi alle ferite di chi soffre, sollevando i poveri, asciugando le lacrime di chi soffre, facendosi pane di speranza e di gioia per tutti. Perché non c’è un vero culto eucaristico senza compassione per i tanti “Lazzaro” che anche oggi ci camminano accanto».

A presiedere la liturgia eucaristica è stato il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Card. Matteo Maria Zuppi, che ha ringraziato Papa Francesco per la sua presenza: «Grazie di questa fatica che volentieri, e sempre con il sorriso, ha intrapreso per stare con noi. Lei è davvero un esempio per tutti, anche per tanti musoni». E ha poi aggiunto: «Oggi, a Matera, ci sono tutte le Chiese d’Italia. È una grazia iniziare il secondo anno del nostro Cammino sinodale con questa tappa. Ci mettiamo in cammino e camminiamo insieme solo se siamo con Gesù, se ci nutriamo del Verbum Domini e del Corpus Domini, solo se prendiamo sul serio il suo ‘seguimi’ rivolto a ognuno di noi, oggi. Ecco, nel Congresso Eucaristico di Matera, città del pane e di tanta laboriosa accoglienza, abbiamo messo al centro Gesù, la sua presenza di amore che ci rende una cosa sola con Lui e tra di noi. Abbiamo riscoperto il gusto del pane che ci rende famiglia di Dio».

Delegata al CEN per l’Azione Cattolica diocesana

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