di don Antonino La Manna

Giovedì 16 febbraio ha avuto luogo presso il monastero san Benedetto di via Crociferi, come di consueto ogni giovedì grasso, la “Giornata eucaristica riparatrice”.

Tale tradizione affonda le sue radici nella spiritualità peculiare del nostro monastero, quella dell’Adorazione Eucaristica riparatrice che le monache vivono quotidianamente e che si esprime con particolare solennità proprio il giovedì grasso. Si tratta di una particolare accentuazione, nella spiritualità monastica benedettina, dell’attenzione all’Eucaristia come presenza del Signore nella comunità in questo sacramento e che ha trovato espressione specifica nelle costituzioni volute da madre Mectilde del Santissimo Sacramento (Catherine de Bar 1614-1698), fondatrice delle Benedettine dell’Adorazione perpetua del Santissimo Sacramento, presenti nel monastero catanese dal 1910.

Questa spiritualità si è incontrata felicemente con lo zelo eucaristico del presbitero catanese di santa vita padre Tullio Allegra (1862-1934), a sua volta fondatore delle Suore Sacramentine (oggi rimane l’ultima di queste suore ancora in vita), le cui preghiere sono state raccolte in un volume pubblicato a cura di mons. Salvatore Consoli e dell’attuale vice priora madre Cecilia La Mela osb ap, Il mistero eucaristico nel ministero di Tullio Allegra. Affinità con le Benedettine dell’adorazione perpetua, Klimax ed., 2022.

Quale migliore contesto, allora, per conoscere tale volume se non quello in cui ciò di cui tratta è nato, ossia l’Adorazione Eucaristica?

Ed è così che giovedì scorso, nella splendida chiesa di san Benedetto in festa per la giornata riparatrice, la celebrazione delle 18.30 presieduta dall’Arcivescovo Mons. Luigi Renna, è stata seguita da un momento di Adorazione scandito dalle preghiere del canonico Allegra tratte dal volume qui citato e introdotto da una breve ma intensa allocuzione di mons. Giuseppe Bruno, che insieme a mons. Consoli è stato concelebrante principale alla messa.

Nella chiesa gremita di fedeli, alla presenza di diversi presbiteri e del seminario interdiocesano, sono risuonate le parole appassionate, – “come quelle di un fidanzato” commentava mons. Bruno – dell’illustre canonico, che è stato, fra l’altro, guida spirituale e consigliere di diversi presbiteri dell’allora clero catanese, a riprova della sua genuina e solida spiritualità presbiterale.

Dopo la benedizione eucaristica l’Arcivescovo con i fedeli ha venerato la graziosa tela di Maria Stella Mattutina conservata in monastero e per l’occasione esposta in chiesa, opera del canonico Allegra, che aveva anche il talento della pittura ereditato dal padre.

Un uomo pieno di talenti, padre Tullio, tutti spesi per la gloria di Dio che risplende sul volto di Cristo presente nell’Eucaristia.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *