Foto e video di Marco Oddo

Si discute del futuro dell’ambiente a Paternò, che il 2 Marzo nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Economico Statale G.Russo, ha ospitato il terzo incontro del seminario di formazione all’impegno sociale e politico, che ha avuto come tema “ambiente e partecipazione: le comunità energetiche rinnovabili”.

D’altronde il problema climatico è qualcosa che tocca tutti da vicino. Da diversi mesi la Sicilia soffre di siccità per scarsità di piogge, gli agrumi non sono cresciuti come previsto per le temperature oltre la media del periodo e tutto questo ha avuto ripercussioni a livello economico e sociale, e qui si pone il primo problema che non riguarda tanto il presente ma il futuro. Problema che ha sottolineto in modo puntuale l’arcivescovo mons. Luigi Renna durante il suo intervento: «come fermare il riscaldamento climatico che va a colpire soprattutto quei popoli che non possono fronteggiarlo, che non possono difendersi e che devono fuggire da luoghi che diventano sempre più desertificati, e noi non siamo molto lontani dall’esserlo nella nostra Sicilia».

Dalle parole dell’arcivescovo si evince una stretta relazione e connessione tra la distruzione dell’ambiente naturale e l’impoverimento delle persone con la negazione dei diritti fondamentali. Una possibile risposta possono essere le comunità energetiche, definite come cambio di paradigma dal presidente di “Fratello Sole”, il dottor Fabio Gerosa, il quale si è soffermato sulla spiegazione della “Cathedral Thinkin”.

«La Cathedral Thinkin è un approccio visionario alla pianificazione a lungo termine, ispirato alla costruzione secolare di grandi cattedrali. Si tratta di gettare le basi per le generazioni future, con particolare attenzione alla sostenibilità e all’eredità». Da queste parole possiamo intuire che il futuro sta nel riscoprire l’essere parte di una fraternità, di riscoprire il nostro ruolo di custodi, il che significa essere amanti dell’ambiente in cui viviamo, per restituire un mondo vivibile alle generazioni future.

Continuando nel suo intervento il dottor Gerosa parla anche di due dimensioni delle Comunità energetiche, la profondità e l’ampiezza. Con la profondità non si parla solo di servizi energetici, ma anche di quelli non energetici, come ad esempio servizi legati alla sostenibilità, aspetto questo sottolineato anche dall’arcivescovo, il quale ha approfondito l’importanza dei servizi legati alla persona e alla comunità. Mentre con l’ampiezza intende la valorizzazione del lavoro delle imprese sociali. Vorrei concludere questo articolo con le parole del dottor Sammartino, sull’importanza di coinvolgere altre realtà in questi incontri di studio e riflessioni su tematiche attuali e importanti.

«Siamo qui per dare un segnale della proiezione massima sul territorio, cerchiamo di andare a conoscere e dare testimonianza e di vicinanza anche nelle altre realtà che fanno parte della diocesi e della provincia».

Ritrovarsi insieme per condividere un cammino di studio è già un passo concreto per riscoprirsi fratelli, che fanno parte di una comunità che vuole insieme progettare un futuro migliore e condiviso, per un mondo più giusto ed equo, dove ciascuno potrà esserne protagonista.

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