Nell’era della globotica e della crescente automazione, molti sostengono che si dovrebbe ripartire dalla teoria della felicità di Seligman per riconsiderare il concetto di progresso sociale ed economico; è questo uno dei maggiori spunti che sabato mattina scorso l’economista Leonardo Becchetti ha consegnato all’assemblea nell’ambito del “Seminario all’Impegno Sociale e Politico” promosso dall’Arcidiocesi di Catania e dal “Cantiere per Catania”, svoltosi nella cornice della Scuola Superiore dell’Università degli Studi di Catania e moderato dal dott. Claudio Sammartino.

Il Prof. Becchetti, docente di Economia politica presso l’Università degli Studi di Roma – Tor Vergata e promotore della Scuola di Economia Civile, nel suo intervento ha dato rilevanza al tema della “intelligenza relazionale” e della fiducia nel contesto aziendale come fondamento per il successo dell’ambiente lavorativo, rimandando altresì al concetto di “scambio dei doni” di Henry Ford.

FELICITA’ E FRATERNITA’ ALLA BASE DEL NUOVO SVILUPPO

Con il suo approccio, il prof. Becchetti sfida la concezione tradizionale di economia, che guarda solo al profitto, e pone al centro la felicità della persona. La felicità è possibile ma è una conquista faticosa che si raggiunge necessariamente investendo sui “beni di stimoli”. Una visione che deve essere applicata anche alla società affinché si possano massimizzare le possibilità di generatività delle persone e della comunità.

Altra suggestione riguarda il tema della cooperazione e della fraternità “unico termine che non si è sviluppato dalle tre parole della Rivoluzione Francese”.La fraternità, intesa come senso di solidarietà e condivisione tra individui, sottolinea l’importanza di prendersi cura del benessere degli altri oltre che del proprio. “La vera economia”- evidenzia Becchetti- è lo scambio dei doni, qualcosa che vada oltre il do ut des.”

Emerge anche un dato drastico sulla mancanza di personale lavorativo. “Nei prossimi anni – afferma il Prof. Becchetti – mancheranno oltre 80 mila figure specializzate nell’ambito sanitario tra medici e infermieri. Un dato reso ancora più preoccupante dalla sempre più crescente crisi demografica.” Le parole dell’illustre economista hanno prodotto molte suggestioni, dando vita a un brillante dibattito successivo.

IL PROFESSOR GIOVANNINI: UNO SPARTITO PER RIGENERARE L’ITALIA

Nel pomeriggio, presso l’Auditorium di Camplus Catania, lo stesso Prof. Becchetti, congiuntamente al Prof. Enrico Giovannini, noto economista e già Ministro delle Infrastrutture durante il Governo Draghi, in video collegamento da Roma, ha illustrato il nuovo libro dal titolo “Piano B – Uno spartito per rigenerare l’Italia”, manifesto sociale, culturale e soprattutto politico, realizzato a più mani, per rilanciare il ruolo politico della società civile.

In un momento storico in cui la politica sembra vuota, il “Piano B” suggerisce un cambio di paradigma alla politica tradizionale e dà un contributo significativo al dibattito pubblico su vari argomenti di interesse nazionale (e non solo).

“Piano B è un modello nel quale i cittadini non sono passivi. – spiega il prof. Becchetti – Partiti vecchi e nuovi si devono avvicinare sempre di più ai cittadini e non viceversa” per comprendere ed integrare istanze.

Il Prof. Giovannini ha evidenziato quanto importante sia comprendere il fallimento del piano A per far sì che il Piano B possa funzionare, precisando l’importanza della Costituzione che si pone al centro del Piano B, come filrouge.

L’incontro moderato dal giornalista Giuseppe Di Fazio ha visto, altresì, protagonisti cinque cittadini noti per il loro attivismo nel contesto sociale: Gaetano Mancini (Presidente di ConfCooperative Sicilia), Pietro Maugeri (Presidente del Banco Alimentare della Sicilia ODV) Maria Grazia Pannitteri (Avvocata del Foro di Catania), Alfonso Ruggiero (docente di matematica e fisica) e infine Mirko Viola (Imprenditore sociale, esponente di CittàInsieme e aderente al CantiereperCatania) i quali hanno posto domande ai due illustri relatori con l’intento di indagare più a fondo i contenuti esposti nel libro. Le questioni sollevate sono state molteplici: dalla centralità del ruolo della donna al tema della legalità, dall’emergenza educativa al tema del capitale umano.

Intervenuti nel corso dei lavori  Mons. Luigi Renna, arcivescovo di Catania, e il Dott. Claudio Sammartino, coordinatore del gruppo “Cantiere per Catania”, che ha posto l’accento sul coinvolgimento attivo e la partecipazione.

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