Un momento di gioia per la comunità biancavillese che il 5 Giugno, a tre anni dalla posa della prima pietra, alla presenza di Sua Eccellenza Rev.rna Mons. Salvatore Cristina, Arcivescovo Metropolita di Catania, ha solennemente dedicato a Dio la Chiesa Parrocchiale del SS. Salvatore. Insieme al Presule erano presenti: il popolo santo di Dio, il Parroco Sac. Salvatore Verzi, l’Abate il debrando Scivolone, il vicario generale Mons. Salvatore Genchi, i sacerdoti del XIII vicariato, l’Ingegnare Maurizio Erbicella, il Sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno e le altre autorità civili e militari.

L’Arcivescovo ha dato inizio alla celebrazione con l’apertura della porta. Giunto alla sede presidenziale, l’Ingegnere Erbicella ha presentato l’opera realizzata e finanziata grazie al contributo dell’8X1000 della Conferenza Episcopale Italiana. Nel pieno rispetto delle normative per il contenimento del Covid-19 si sono svolte le celebrazioni e vista la grande partecipazione popolare, l’evento è stato rilanciato all’esterno della chiesa su maxischermi e trasmesso in streaming su diverse piattaforme.

« Sicuramente stiamo vivendo un momento ricco di grazia – ha sottolineato l’arcivescovo durante l’omelia- un momento in qui questa comunità parrocchiale farà riferimento nel tempo, un momento che interessa l’intera comunità di Biancavilla, e questo è testimoniato dalla presenza del Signor Sindaco e delle altre autorità. A Biancavilla ci sono già tante belle chiese di vario periodo e ogni periodo ha espresso le ricchezze del loro tempo. Questa chiesa che oggi stiamo dedicando arricchisce il patrimonio della comunità biancavillese. Quello che viviamo è un punto d’arrivo, la realizzazione di tanti desideri di tante attese, attesa della famiglia per avere una casa più accogliente, più dignitosa, attesa di tutte le persone che già qui costituiscono la Chiesa viva, questo è il momento della gioia di avere un edificio così bello e così significativo. Tutti abbiamo atteso questo momento».

Molti i momenti toccanti all’interno del rito che è stato man mano spiegato alla comunità dal debrando Scivolone, che ha reso chiari i vari segni della celebrazione. Terminata la liturgia della Parola, l’Arcivescovo, dopo il canto delle litanie dei Santi, pronuncia la preghiera di dedicazione. Quindi unge con il Sacro Crisma l’altare e poi, aiutato dal Vicario Foraneo Sac. Giovambattista Zappalà e dal parroco Sac. Salvatore Verzì, sono state unte le quattro croci poste nelle pareti della chiesa, davanti alle quali sono state accese le candele, alla fine del rito di incensazione. Al termine della liturgia eucaristica è stato firmato in duplice copia il verbale della dedicazione, dall’Arcivescovo, dal Parroco, dall’Ingegnere, dal Sindaco e dai testimoni.

«Siamo estasiati nel contemplare le misericordie di Dio, che non si stanca mai di amare noi peccatori – ha poi aggiunto il parroco don Salvatore Verzi, che ha stilato un lungo elenco di ringraziamenti – Viene a farsi addirittura una casa tra noi, è pazzo questo amore di Dio pe noi uomini. Questa sera le mie parole non possono che essere di gratitudine, in questo tempo post pandemico questa chiesa è un segno di rinascita e di speranza, come lo siamo pure noi che siamo un’opera unica del Suo amore. Oggi si parla tanto di periferia e lei Sua Eccellenza non è rimasto sordo al grido di questa periferia che durante la visita pastorale ha chiesto con insistenza quest’opera».

Diversi sono stati i momenti in cui la comunità parrocchiale ha interrotto il discorso del sacerdote con lunghi applausi di commozione, uno di questi momenti è stato il ricordo dei sacerdoti che in questo periodo hanno raggiunto la casa del Padre: Padre Nino Tomasello, Padre Salvatore Novello e Padre Brancato, fondatore della chiesa e presente quando fu posata la prima pietra per la costruzione della nuova chiesa.

Molto toccanti anche le parole del sindaco di Biancavilla Antonio Bonanno, che ha sottolineato l’importanza di quest’opera per la comunità biancavillese e la vicinanza del comune a tutte le parrocchie del paese e alle loro preziose attività. Vicinanza che e stata solidale, infatti la chiesa è stata realizzata anche grazie un cofinanziamento del comune che ha partecipato alle spese insieme alla CEI e ai fedeli.

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