di Vincenzo Caruso

Scrive Maria Torrisi  nel piccolo testo della collana “Santi e santuari” edito da San Paolo nel 1997, dal titolo “Sant’Agata”, che, appena saputa dal vescovo Maurizio la notizia del ritorno delle reliquie della patrona, il 17 agosto 1126, “il popolo, svegliato durante la notte da uno scampanio a festa, non perse tempo a cambiarsi d’abito e si riversò in strada così come si trovava, anche a piedi nudi e in camicia da notte, per accogliere prima possibile le reliquie finalmente recuperate”.

Così il corpo di sant’Agata ritorna nella sua Catania, dopo 86 anni di permanenza a Costantinopoli come trofeo militare e dono fatto dal generale Giorgio Maniace all’imperatore bizantino. Due i militari, Gisliberto e Goselmo, esecutori del ritorno delle sacre reliquie nascoste “dentro le faretre in cui normalmente si riponevano le frecce”.

Questo ci dice la storia, la stessa che uomini e donne, sempre, scrivono con la loro vita e la morte, chi facendo del bene e chi, dall’altra parte dello steccato, facendo opere di morte.

Noi vogliamo essere dalla parte della vita, come sant’Agata e, specificamente, come i due soldati che si sono fatti carico di un’opera di bene, perché spinti dal sogno, come descrive sempre la Torrisi, che entrambi avevano più volte fatto in cui la stessa Agata chiedeva di essere riportata a Catania.

Lo vogliamo e possiamo farlo, questo gesto di bene, ribaltando la grave situazione di carenza di sangue che in questi giorni a Catania (e in  gran parte dell’Italia, a dire il vero) metta a dura prova la vita di tante persone.

Facciamolo, allora, nel ricordo e nel nome di sant’Agata, questo gesto di dono, di amore, di solidarietà, di generosità, di carità – quanto sarebbe bello se tutti questi nomi fossero realmente come i tanti “tatuaggi”, per restare nell’età contemporanea, distintivi di noi – !

Dono del nostro sangue, sull’esempio di  Agata che l’ha addirittura versato con la morte.

Facciamo questo dono il 17 agosto,  in piazza Università, dalle ore 17 alle ore 21 presso l’autoemoteca dell’Advs Fidas Catania, pronta ad accogliere i nuovi aspiranti donatori di sangue e quelli già periodici che puntualmente, sapendo le necessità del momento, non si tirano indietro e coniugano vacanze e donazione di sangue con tanta diligenza.

Andiamo con responsabilità  -e  pieni di fede in sant’Agata – osservando le necessarie misure sanitarie (temperatura sotto i 37,5 °C, igienizzazione delle mani e mascherina, distanziamento fisico evitando assembramenti!).

Cari cittadini di Catania, concittadini di Agata: vi aspettiamo!

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