L’Arcivescovo di Catania, Mons. Luigi Renna, ha incontrato le Confraternite e le associazioni di Biancavilla, che hanno promosso una serie di incontri in stile sinodale per curare la formazione cristiana dei confrati e delle loro famiglie.

Gli appuntamenti, intitolati “Diamo Significato, Le Confraternite tra passato, presente e futuro”, sono stati organizzati a cadenza mensile e ospitati in sei chiese cittadine del XIII vicariato. Sebbene rivolti ai confrati, sono stati aperti a tutti i fedeli che desideravano partecipare.

«Al centro della nostra esperienza ci devono essere tre elementi fondamentali – ha detto l’Arcivescovo – il culto, la formazione e la carità. Voi avete mantenuto viva la fede nelle famiglie e nelle parrocchie, attraverso la pietà popolare, una fede semplice che riesce ad arrivare al cuore. Siete per me un prezioso aiuto. Quella pietà ha salvato la fede anche in momenti difficili e in regimi distruttivi che hanno perseguitato la Chiesa».

L’Arcivescovo, dopo avere descritto sia sul piano storico, sia attraverso la sua esperienza personale, i molti limiti e le difficoltà di questo variegato mondo delle confraternite, ha anche raccontato la preziosità del servizio e la grande capacità di arrivare a tutti, grandi e bambini, e soprattutto arrivare alle famiglie in modo semplice, con gesti e atteggiamenti che tutti riescono a comprendere. Ha ricordato l’importanza di andare all’essenziale, che è la vita cristiana, e che l’abito più prezioso da indossare, prima delle vesti da confrati, è l’abbiamo battesimale, veste bianca che bisogna tenere pulita.

Ad ascoltare, in una gremita Basilica Maria Santissima dell’Elemosina, anche diversi sacerdoti biancavillesi, che fanno da guida spirituale alle confraternite e che in questi anni hanno curato la formazione e l’organizzazione delle stesse: Padre Agrippino Salerno, Padre Salvatore Nicoletti, Padre Giovambattista Zappalà, Padre Giosuè Messina. Insieme a loro, i responsabili delle confraternite che hanno promosso l’iniziativa: SS. Rosario, di San Giuseppe, dell’Idria, dell’Annunziata, del SS. Sacramento, della Mercede e di Sant’Antonio. Presente anche l’Arciconfraternita dei Bianchi e varie associazioni laicali.

«Le processioni – ha sottolineato l’Arcivescovo – anche se patrimonio dell’UNESCO, non sono solo uno spettacolo culturale, ma fede popolare della Chiesa. Continuate a custodire la pietà popolare fatta di semplicità e fede».

Monsignor Luigi Renna ha pure voluto ascoltare e rispondere a diverse domande fatte dai presenti, con la promessa di un nuovo appuntamento durante la quaresima, per continuare in stile sinodale la discussione e favorire la crescita delle confraternite nella Chiesa.

Gli organizzatori, in ricordo dell’iniziativa, hanno poi omaggiato il vescovo con un quadro in ceramica dell’artista Salvatore Ardizzone, che riproduce un’opera Pop-Art rappresentativa delle confraternite biancavillesi.

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