Promuovere il sostegno allo studio per bambini a rischio abbandono scolastico, provenienti da famiglie in condizioni di difficoltà economica. E’ questo l’impegno di don Fabio Vassallo che, nella periferia etnea, ha realizzato un oratorio e avviato un centro di studio, insieme all’istituto comprensivo statale San Giorgio e alla Caritas diocesana, grazie al contributo decisivo dei fondi 8xmille.

In un contesto difficile, dove il tasso di abbandono scolastico è molto alto, la comunità parrocchiale, guidata da Don Fabio, sta cercando di arginare un fenomeno in crescita con l’indispensabile supporto di una squadra di volontari che mettono a disposizione competenze e tempo libero.

La parrocchia è un riferimento per l’intera comunità, opera in un territorio di 12 mila abitanti e accoglie più di 600 bambini che frequentano il catechismo. In questo ambito è nato il Centro Formativo “Rosario Livatino – Cultura e Legalità”, frequentato da venti bambini dagli 8 agli 11 anni, segnalati dalle scuole della zona, in particolare dall’Istituto comprensivo. Ospitata all’interno dei locali concessi gratuitamente dal Comune di Catania nel quartiere Librino, la struttura è dedicata agli studenti della scuola primaria di famiglie con fragilità economiche, assistite dalla parrocchia e dalla Caritas.  “I genitori di tanti sono agli arresti domiciliari – racconta don Fabio Vassalloa Giulia Rocchi nel servizio “A Catania l’abbandono scolastico si combatte in rete” che si può leggere al link https://www.unitineldono.it/le-storie/a-catania-labbandono-scolastico-si-combatte-in-rete/ -, altri in galera. Cerchiamo di stare vicino a tutti, non solo da un punto di vista alimentare ma soprattutto culturale”. Non è solo sostegno nei compiti, quello che viene offerto nel dopo scuola intitolato al martire della mafia, ma un aiuto concreto a fronteggiare le difficoltà dovute a contesti familiari problematici. Con loro, ogni pomeriggio dal lunedì al venerdì, dalle 16.30 alle 18.30, ci sono le volontarie Cristina e Filippa, aiutate dai loro figli più grandi, che supportano volentieri le mamme nello sviluppo di attività ricreative e culturali, per stimolare la curiosità dei bambini e la gioia del sapere in un percorso di condivisione e arricchimento personale. Insieme a loro anche una squadra di volontari inviati dalla Caritas diocesana per sviluppare un progetto fortemente voluto da don Fabio Vassallo, profondo conoscitore del tessuto sociale di questa complessa zona cittadina. Classe 1978, parroco della parrocchia Maria Ausiliatrice e San Domenico Savio del quartiere Librino, da settembre il don è anche direttore del servizio diocesano per il catecumenato.

Si definisce un “figlio della periferia”, settimo di una famiglia di un quartiere a rischio come Zia Lisa, conosce la gioventù francescana nell’adolescenza e in quell’ambiente definisce anche una prima relazione con una ragazza. Poi la scuola di formazione e il lavoro, con proiezione sul matrimonio e sulla costruzione di una famiglia, prima della svolta. “Uno degli elementi più significativi della mia vita– spiega don Fabio– è accaduto mentre lavoravo all’Opera Diocesana di Assistenza, quando una persona che voleva essere sollevata dal letto spirò tra le mie braccia”. Da quell’evento tante domande, l’emersione di un senso di vuoto e l’inizio di una ricerca che ha trovato una guida in un sacerdote, un ex graduato dell’Aeronautica. Poi gli incontri vocazionali e un percorso che lo ha condotto alla chiamata.

Gli anni del seminario non sono stati semplici. Inizialmente osteggiato dalla famiglia, il futuro don visse un nuovo episodio di crisi quando fu colpito da un cheratocono fulminante, una malattia progressiva che colpisce la cornea. Un trapianto, estremo atto d’amore, gli permise di non perdere la vista e contribuì a fornirgli quella forza per continuare il suo impegno sulla via di Cristo. Nel 2012 viene ordinato presbitero, con grande soddisfazione dei genitori che, dopo un’iniziale diffidenza, gioiscono della consacrazione, e si mette immediatamente a disposizione della comunità, delle aree più difficili del territorio catanese.

“Quando sono diventato sacerdote volevo andare in Africa in missione – aggiungeil sacerdote–  ma ho capito che l’Africa ce l’abbiamo qui. In questo periodo di Quaresima vado sempre a benedire le case e talvolta per terra non c’è il pavimento ma il cemento, oppure abitano insieme tre o quattro famiglie, e certe volte non hanno neppure le porte, ma delle tende, per dividere le stanze. In considerazione di questa situazione diffusa nel nostro territorio ci facciamo carico quotidianamente di 320 famiglie, spesso dimenticate dallo Stato, alle quali offriamo gratuitamente alimenti e sostegno psicologico anche grazie ad un Centro d’ascolto che gode del supporto professionale di alcuni assistenti sociali”.

Ogni anno, inoltre alla Maria Ausiliatrice e Domenico Savio si celebra la “giornata della salute“, fortemente voluta dal parroco, che trasforma la parrocchia in un un ambulatorio medico in cui i poveri del quartiere possono sottoporsi gratuitamente alle visite mediche grazie alla collaborazione di una squadra di specialisti, come cardiologi, oncologi, pneumologi e psicologi; contestualmente è attiva anche una donazione di sangue.

“La nostra è una una chiesa povera per i poveri perché, – conclude il don– tra le tante iniziative caritatevoli che portiamo avanti, abbiamo adottato ben 12 bambine orfane della Bolivia, assistite dai frati minori conventuali, alle quali inviamo periodicamente ciò che è necessario per il loro bene”.

L’impegno di sacerdoti come don Fabio non conosce soste. Testimoni del Vangelo, ogni giorno ci offrono il loro tempo, ascoltano le nostre difficoltà e incoraggiano percorsi di ripresa; si dedicano a tempo pieno ai luoghi in cui tutti noi possiamo sentirci accolti e si affidano alla generosità dei fedeli per essere liberi di servire tutti. Promotori di tantissime storie di salvezza e aiuto portate avanti sul territorio, i sacerdoti sono impegnati in prima linea insieme alle loro comunità. In queste opere sono sostenuti dalle offerte liberali dedicate al loro sostentamento.

Il sacerdote per svolgere il proprio compito ha bisogno di sostegno e supporto per vivere una vita decorosa – sottolinea il responsabile del Servizio Promozione per il sostegno economico alla Chiesa cattolica, Massimo Monzio Compagnoni – Le offerte rappresentano il segno concreto dell’appartenenza ad una stessa comunità di fedeli e costituiscono un mezzo per sostenere concretamente tutti i sacerdoti, dal più lontano al nostro. I nostri sacerdoti hanno bisogno della vicinanza e dell’affetto delle comunità. Oggi più che mai ci spingono a vivere il Vangelo affrontando le difficoltà con fede e generosità, rispondendo alle emergenze con la dedizione”.

Le Offerte per i sacerdoti, nate come strumento per dare alle comunità più piccole gli stessi mezzi di quelle più popolose, sono diverse da tutte le altre forme di contributo a favore della Chiesa cattolica in quanto espressamente destinate al sostentamento dei preti diocesani. Dal proprio parroco al più lontano.  Le offerte raggiungono circa 33.000 sacerdoti al servizio delle 227 diocesi italiane e, tra questi, anche 300 sacerdoti diocesani impegnati in missioni nei Paesi del Terzo Mondo e3.000 sacerdoti, ormai anziani o malati, dopo una vita spesa al servizio agli altri e del Vangelo. L’importo complessivo delle offerte nel 2020 si è attestato sopra gli 8,7 milioni di euro rispetto ai 7,8 milioni del 2019. È una cifra ancora lontana dal fabbisogno complessivo annuo necessario a garantire a tutti i sacerdoti una remunerazione pari a circa mille euro mensili per 12 mesi.

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La raccolta storica delle offerte per i sacerdoti destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero

Nella tabella che segue sono raccolti i dati storici sulla raccolta annuale delle offerte per i sacerdoti, destinate all’Istituto Centrale Sostentamento Clero (I.C.S.C.) che le distribuisce ai circa 33 mila sacerdoti diocesani, dal 1989 al 2021. 

Dati storici sulla raccolta annuale delle offerte per i sacerdoti(Fonte: elaborazione C.E.I. su dati dell’I.C.S.C.)

        AnniDonazioni (migliaia di €)Numerosità delle offerteNumerosità degli offerenti*Offerta media (in €)
198913.193105.70498.367125
199020.377175.132139.821116
199121.232185.370143.124115
199223.535211.138168.051111
199322.492189.213152.362119
199423.736196.417163.018121
199522.397190.057156.395118
199621.879203.044162.825108
199721.773197.588155.712110
199821.398192.072150.781111
199920.553189.475148.049108
200020.031181.453143.091110
200119.293182.634143.476106
200219.036182.272143.215104
200318.326176.801140.280104
200418.229177.890138.682102
200517.470169.764133.411103
200616.369155.501122.643105
200716.803171.544128.94398
2008  16.562160.878120.607103
200914.908147.065114.481101
201014.017137.319106.556102
201112.794126.94099.207101
201211.837113.09388.881105
201311.251117.27288.30996
201410.546110.83181.99695
20159.68797.58271.82299
20169.36699.90678.33094
20179.609102.82078.17694
20188.80198.92674.92889
2019 2020 20217.837 8.718 8.43885.756 109.983 106.18466.509 78.853 75.82691 79 79    

*dal 1989 al 2015 sono esclusi i donatori che hanno fatto un’offerta tramite il canale bancario, invece inclusi a partire dal 2016

Il fabbisogno per il sostentamento del clero anno 2021

Nel consuntivo relativo al 2021, il fabbisogno complessivo annuo per il sostentamento dei sacerdoti è ammontato a 521,2 milioni di euro lordi, comprensivi delle integrazioni nette mensili ai sacerdoti (12 l’anno), delle imposte Irpef, dei contributi previdenziali e assistenziali e del premio per l’assicurazione sanitaria.

A coprire il fabbisogno annuo provvedono: per il 16,3% in prima battuta gli stessi sacerdoti, grazie agli stipendi da loro percepiti (per esempio quali insegnanti di religione o per il servizio pastorale nelle carceri e negli ospedali); per il 7,3% le remunerazioni percepite dagli enti presso cui prestano servizio pastorale (parrocchie e diocesi). Il resto è coperto per il 4,8% dalle rendite degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero, per il 71,6% dall’Istituto Centrale Sostentamento Clero attraverso le offerte deducibili per il sostentamento del clero e con una parte dei fondi derivanti dall’8xmille. Nel 2021 le fonti di finanziamento sono state:

                            Totale (milioni di euro)                           521,2         100%      

                            Remunerazioni proprie dei sacerdoti          84,7         16,3%

                            Parrocchie ed enti ecclesiastici                    38,3           7,3%

                            Redditi degli Istituti diocesani                    24,9           4,8%

                            Offerte per il sostentamento                          8,4           1,6%

                            Quota dall’otto per mille                           364,9        70,0 %

Sono stati quasi 33mila i sacerdoti secolari e religiosi a servizio delle 227 diocesi italiane: 30.142 hanno esercitato il ministero attivo, tra i quali circa 300 sono stati impegnati nelle missioni nei Paesi del Terzo Mondo come fidei donum, mentre 2.596 sacerdoti, per ragioni di età o di salute, sono stati in previdenza integrativa.

Modalità per fare un’Offerta per il sostentamento dei sacerdoti

Per sostenere i sacerdoti diocesani con le Offerte Uniti nel dono, si hanno a disposizione 4 modalità:

1 – Conto corrente postale

Si può utilizzare il c/c postale n. 57803009 per effettuare il versamento alla posta.

2 – Carta di credito

Grazie alla collaborazione con Nexi, i titolari di carte di credito Mastercard e Visa possono inviare l’Offerta, in modo semplice e sicuro, chiamando il numero verde 800 825000 oppure collegandosi al sito Internet www.unitineldono.it/dona-ora/

3. Paypal

Si può donare tramite paypal in modo veloce e sicuro selezionando questa opzione sul sito al momento della donazione. www.unitineldono.it/dona-ora/

4- Versamento in banca

Si può donare con un bonifico sull’iban IT 90 G 05018 03200 000011610110 a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero specificando nella causale “Erogazioni Liberali” ai fini della deducibilità.

L’elenco delle altre banche disponibilia ricevere un ordine di bonifico è consultabile su www.unitineldono.it/dona-ora/.

5 – Istituti Diocesani Sostentamento Clero

Si può anche effettuare il versamento direttamente presso gli Istituti Diocesani Sostentamento Clero (elenco Istituti Diocesani Sostentamento Clero www.unitineldono.it/lista-idsc).

L’offerta è deducibile. 

Il contributo è libero. Per chi vuole queste Offerte sono deducibili dal proprio reddito complessivo, ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali, fino ad un massimo di 1032,91 euro annui. L’Offerta versata entro il 31 dicembre di ciascun anno può essere quindi indicata tra gli oneri deducibili nella dichiarazione dei redditi da presentare l’anno seguente. Conservare la ricevuta del versamento.

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