Tutto sembra pronto per festeggiare il Natale, come ogni anno: in realtà da nessuna parte senti parlare di Lui, di Colui che è nato. Parliamo di luci, Babbi Natale, mascherine e green pass. Sembra che mai sia nato. E questo fa parte del farsi piccolo di Dio: perché un bambino ( a parte i figli degli influencers del nostro tempo che pensano di mostrarsi come famiglie modello per il nuovo trandy radical-chic, ricco e felice e così falso, così lontano dalla realtà della maggior parte dei comuni mortali) nasce, a stento, circondato da quei pochi della sua famiglia, sconosciuto ai grandi magazine che scrivono la storia. Quel Bambino di cui oggi molti conoscono il nome ma non la grandezza, il significato: anzi c’è chi vorrebbe cancellarlo e non solo dalla comunicazione ufficiale ma proprio dalla vita reale, dall’incontro con l’uomo concreto.

Quel Bambino ogni dicembre, è paragonato all’amato del Cantico dei Cantici: più e più volte questo Dio innamorato si è avvicinato all’amata, sempre discreto eppure lanciando segnali di preferenza, di scelta amorosa, di eros umano e divino. E l’amata lo ha conosciuto, tra dubbi e desideri nascosti, incendi del cuore e freddate di tradimenti e rifiuti, quasi di paura. Ma ora l’Amato viene guardando l’amata dalla fessura aperta dalla vita attendendo che l’amata Gli apra la porta. E la chiama: alzati, senza indugio. Ora è tempo di primavera, di rinascita, di vita nuova: vengo per fare nuova la tua vita, la vita della mia amata umanità. Ogni cosa si accorge di questo e rifiorisce: l’inverno è passato, la preparazione è finita. Ecco, io vengo per farti mia sposa, per farti di nuovo irradiare di luce e di vita, di gioia e di comunione. Smetti la tristezza di chi attende nei bui inverni dell’esistenza: il Sole riscalda, appare e fa nuova ogni cosa e la carne ritrova vita, calore, gioia di amare. Non nasconderti ancora, dice l’amato, dove cercavi riparo per paura della morte rapace e mostrami il tuo volto che amo e dimmi il tuo sì e la voce tremante ritorni soave e il volto incantevole.

Tutto questo è Natale: è accaduto e continua ad accadere e ad essere annunciato in questo tempo anche quando l’amata un po’ invecchiata per l’Alzheimer del cuore e della mente, questa Chiesa sposa dell’amato si è a volte attardata su cose secondarie: accogliamo il Signore e, ancora una volta, saremo la giovane sposa, dal viso incantevole che canta al suo Sposo e la cui voce soave attrae ognuno col canto. Oggi il tuo Salvatore è nato, riconoscilo e vivi una vita nuova, gioioso.

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